#unlibroèunlibro – I paesi Ue saranno liberi, se lo vorranno, di tagliare l’Iva per gli ebook e le pubblicazioni digitali allo stesso livello dei libri e giornali cartacei…
Se ne discute da tempo, a livello europeo, e l’Italia è stata protagonista in questa battaglia, con la campagna #unlibroèunlibro, voluta dall’Aie, e con l’impegno, nonostante il rischio infrazione, del ministro dei Beni e le Attività culturali Dario Franceschini: il riferimento è all’equiparazione dell’Iva degli ebook a quella dei libri cartacei, pari al 4%.
Nell’aprile scorso, Pierre Moscovici, commissario europeo agli affari economici e al fisco, aveva annunciato per la fine dell’anno che la Commissione europea avrebbe proposto di equiparare l’Iva dei libri digitali con quella dei cartacei. E così è stato. La battaglia è stata dunque vinta.
Come riporta l’Ansa, infatti, i paesi Ue saranno liberi, se lo vorranno, di tagliare l’Iva per gli ebook e le pubblicazioni digitali allo stesso livello dei libri e giornali cartacei. Si tratta di una delle norme del pacchetto legislativo della Commissione Ue, con cui riforma il sistema di funzionamento dell’Iva per l’ecommerce rendendolo più semplice.
Tra l’altro, le imprese dovranno registrarsi solo nel proprio Paese per pagarla, anche se vendono all’estero, mentre si elimina l’esenzione per le merci di piccolo valore.
Come sottolinea sempre l’Ansa, l’obiettivo del nuovo pacchetto è semplificare il sistema esistente e aggiornarlo per sostenere lo sviluppo dell’ecommerce transfrontaliero, puntando su Pmi e start up, e completare le misure Ue, dopo quelle per mettere fine al geoblocking e la riforma del copyright, per realizzare il mercato unico digitale Ue.
Federico Motta, presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), commenta così l’annuncio della proposta della Commissione Europea di lasciar liberi i Paesi Ue, di tagliare l’Iva per gli ebook e le pubblicazioni digitali: “Finalmente tutta l’Europa segue l’Italia. La decisione della Commissione Europea è per noi una grande vittoria”.
