

Sinossi
A Milano nell’anno 1630 non è solo la peste a infuriare. Il terrore dell’epidemia alimenta false credenze, come quella che il morbo sia il prodotto di «arti venefiche» e che a diffondere il contagio siano loschi figuri per mezzo di sostanze infette. È in questo clima che matura il processo ai cosiddetti «untori», che porterà al patibolo l’ispettore della sanità Guglielmo Piazza e il barbiere Gian Giacomo Mora, accusati da un’umile donna del popolo senza altra prova che le confessioni estorte loro con la tortura. Concepita in origine come digressione all’interno del Fermo e Lucia, poi estrapolata e ampliata sino a diventare un vero e proprio saggio, la Storia della colonna infame (1842) ricostruisce con accuratezza la terribile vicenda giudiziaria e denuncia la corruttibilità della giustizia umana così facilmente soggetta a errori, abusi e pregiudizi. Per Manzoni lo scandalo di quel processo-farsa non è frutto dell’oscurità dei tempi o della inadeguatezza delle istituzioni, ma chiama in causa la responsabilità individuale dei giudici: quando viene smarrito il senso più alto della giustizia e tradita la verità anche il diritto può essere pervertito in strumento del male.
- ISBN: 8811010411
- Casa Editrice: Garzanti
- Pagine: 208
- Data di uscita: 13-01-2023
Recensioni
Ne La Storia della Colonna Infame Manzoni riesce a trasformare un saggio in un'opera letteraria, analizzando il funzionamento delle istituzioni e degli uomini di potere e facendone un affresco della mentalità psicotica della giustizia del diciassettesimo secolo, delle sue ossessioni per la magia e l Leggi tutto
Letto provando ancora una volta tristezza e dolore per l'infelice sorte del Piazza, Mora, Migliavacca... Manzoni è un grande scrittore, pensatore arguto e profondo, ironico. Sempre grande.
per citare un amico, è Manzoni che torna a casa, si sbottona il primo bottone dei pantaloni e dice tutto quello che si è ripromesso di non dire nel romanzo
C'è un filo, nemmeno troppo sottile, che collega questi fatti narrati da Manzoni fino al waterboarding fatto dagli americani a inizio anni zero. È un filo chiaro, preciso. C'è poi un altro filo che collega questo romanzo al fascismo (e lo spiega Sciascia nella nota) e poi fino al grillismo dei V-Day. Leggi tutto
...Quell'infame sentenza portava che, messi sur un carro, fossero condotti al luogo del supplizio; tanagliati con ferro rovente per la strada; tagliata loro la mano destra, davanti alla bottega del Mora; spezzate l'ossa con la rota, e in quella intrecciati vivi, e alzati da terra; dopo sei ore, scan Leggi tutto
Come ogni (ex?)liceale non ho mai avuto buoni ricordi di Manzoni. I Promessi Sposi è un romanzo avvincente ma, come ogni lettura obbligata, non l'ho mai sentito una mia scoperta o un bisogno. Rileggendolo libero da interrogazioni o analisi testuali prolisse ho potuto scoprire un altro Manzoni, che ad Leggi tutto
Se volete fare una passeggiata inusuale a Milano, cercate un luogo dove c'era una colonna, costruita dopo aver abbattuto la casa di un uomo. La storia, che Manzoni avrebbe inserito in una prima stesura de 'I Promessi Sposi', seppur breve non è leggibilissima. Questo perché l'intento del Manzoni non Leggi tutto
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