

Sinossi
A partire dal nuovo materialismo, che studia la complessità dell'incessante materializzazione del mondo e partecipa al cambiamento paradigmatico che sta coinvolgendo ogni ambito di studio e ricerca, Karen Barad discute la necessità di rivedere nozioni di cambiamento, agency, causalità, tempospazio. Sulla scia di Donna Haraway, che l'ha preceduta a UCSC, i suoi strumenti critici uniscono scienze naturali, scienze umane e letteratura, pratiche di ricerca, concetti, codici, significazioni e rappresentazioni. Karen Barad conduce una contestazione radicale dei dualismi e dell'identità, e incrociando la performatività di Judith Butler mostra come una lettura queer possa migliorare la comprensione di processi tecnoscientifici e sociali intrecciando politicamente natura e vita da prospettive postcapitaliste/postumaniste/postcoloniali. I saggi introducono e riconducono al suo "Meeting the universe halfway" (2007) descrivendo una traiettoria complessa e diffratta attraverso molteplici ambiti disciplinari: la filosofia, la fisica, gli studi culturali femministi e queer.
- ISBN: 8846750454
- Casa Editrice: ETS
- Pagine: 168
- Data di uscita: 28-12-2017
Recensioni
Mea burrió. Me dejé llevar por el título, creí que sería un ensayo sobre la no binariedad, no heterosexualidad en flora y fauna. Es más un ensayo que busca (porque a mi parecer no lo logra) cuestionar los binomios arraigados de nuestra cultura, tipo: micro/macro, naturaleza/cultura, humano/no humano Leggi tutto
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