

I cantastorie di Marrakesh. Dialogo sulle radici, l'identità migrante, il razzismo, l'impegno, la scrittura
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Sinossi
Per chi voglia scoprire o approfondire la figura di Tahar Ben Jelloun - citato anche in una serata di Sanremo 2022, con un brano tratto da Il razzismo spiegato a mia figlia - non c'è niente di meglio che affidarsi a questo libro: un dialogo con Marco Alloni avvolto nelle atmosfere di Tangeri, quasi una confessione a cuore aperto, in cui lo scrittore ripercorre uno a uno i momenti-chiave della sua esistenza. L'infanzia tra Fès e Tangeri, l'opposizione alla monarchia marocchina, la prigione. Il trasferimento in Francia, i lunghi anni di impegno civile come editorialista di «Le Monde». E contemporaneamente la scoperta del cinema, lo studio sociologico e antropologico del fenomeno emigrazione, la passione per la scrittura. E soprattutto il razzismo: quello interno alla società francese e quello che nei decenni si è andato diffondendo lungo la spina dorsale dell'intera Europa. Il tutto è attraversato da un senso lirico di nostalgia per l'amato Marocco, le pieghe della sua società misteriosa e sensuale. Un Islam molto diverso da quello divulgato negli ultimi anni dai nostri media, e invece vissuto (o rivissuto) attraverso le antiche tradizioni popolari, la magia e il sufismo. I cantastorie di Marrakech, dunque: come simbolo di una memoria del passato che sola può offrire lo slancio verso la modernità, verso il futuro.
- ISBN: 8893235048
- Casa Editrice: Compagnia Editoriale Aliberti
- Pagine: 107
- Data di uscita: 22-06-2022
Recensioni
Un piccolo ma prezioso libro in cui si dà voce alle parole di Jelloun, che ci narra delle difficoltà, delle riprese, dello spirito e delle speranze del Marocco e della società marocchina. Devo dire che leggerlo è sempre un piacere, un riflessivo viaggio dentro se stessi, nonché nella globalità socia Leggi tutto
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