

Sinossi
Per la prima volta Mariangela Gualtieri ha scritto una raccolta poetica fortemente strutturata, con un ritmo meno magmatico delle precedenti, scandito da sezioni che articolano il libro alternando temi e toni diversi, in particolare il canto gioioso, quasi francescano, della natura e la riflessione sulle cose umane, sullo strappo del tempo, sul momento finale, più misterioso che triste, che trasforma il niente in "un niente più grande". In realtà le cinque sezioni del libro, se danno una sensazione di maggiore classicità (come i cinque atti del teatro antico), sono legatissime fra loro, in parte concatenate, in parte attraversate da fili addirittura lessicali, e proseguono fedelmente il discorso poetico dell'autrice, sempre fortemente ispirato. Non mancano dunque scissioni interiori, proliferare di voci profonde e laceranti, come nelle raccolte passate, ma la prospettiva trascendente è perlopiù proiettata all'esterno, su un albero, sull'aria che sta fra i corpi, sul silenzio che lega le cose. E questa prospettiva, in misura ancora maggiore che in "Senza polvere senza peso", traccia un percorso di felicità istintivo e infuocato, ma nello stesso tempo pacificante. Anche a livello metrico il libro mostra un rapporto più pacato con la tradizione, con una forte disseminazione di endecasillabi e altri versi regolari, senza perdere il senso più profondo dell'originaria aggressività.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 137
- Data di uscita: 11-05-2010
Recensioni
ho trovato le risposte a domande che mi faccio da una vita
La poesia di Gualtieri è un inno alla gioia. In questa raccolta si celebra lo "stare bene profondo", un senso di felicità e di connessione con la vita in tutte le sue forme. Con gli imperativi morali di essere gentili ed essere grati ("sii dolce con me. Sii gentile" e molte altre). Ma in questi versi Leggi tutto
Hanno detto che è stata una cometa che impattando col duro della terra ha portato l’acqua fra le pietre del nostro pianeta. Una cometa hanno detto. Un ghiaccio volante di luce come scagliato da altre stelle fin qui. E dentro c’era la legge della specie, la formula del sangue e delle linfe il timbro di ogni vo Leggi tutto
per tutte le costole bastonate e rotte. per ogni animale sbalzato dal suo nido e infranto nel suo meccanismo d'amore. per tutte le seti che non furono saziate fino alle labbra spaccate alla caduta e all'abbaglio. per i miei fratelli nelle tane. e le mie sorelle nelle reti e nelle tele e nelle sprigi Leggi tutto
questa raccolta di Mariangela Gualtieri è qualcosa di assai delicato, silenzioso eppure urlante. una vera poetessa, i cui versi si sente provengano dal cuore e da una penna raffinata, sensata e sobria. l'opera è divisa in 5 parti, richiamando alla divisione teatrale degli atti e racconta di animali, n Leggi tutto
‘Noi nati, noi forse ritornati, portiamo una mancanza e ogni voce ha dentro una voce sepolta, un lamentoso calco di suono che un po’ si duole anche quando canta.’ Meravigliosa voce sepolta di Mariangela Gualtieri.
“[..] La gioia si condensa in particelle legate, si fa sfera rotante e firmamento, si getta nella vita danzante senza perire, senza esaurire, immuta, intoccata, seducente. Conduce a sé è il morire dei corpi non è che l’entrare fuori misura. Senza chili, senza metri, senza particelle. Alleluiare.” Ecco la besti Leggi tutto
“Sii dolce con me. Sii gentile. È breve il tempo che resta. Poi saremo scie luminosissime. E quanta nostalgia avremo dell'umano. Come ora ne abbiamo dell'infinità. Ma non avremo le mani. Non potremo fare carezze con le mani. E nemmeno guance da sfiorare leggere. Una nostalgia d'imperfetto ci gonfierà i f Leggi tutto
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