Sinossi
Definito da Eugenio Montale "un racconto perfetto", Casa d'altri ci immerge nell'aspro paesaggio dell'Appennino emiliano, da cui affiorano due figure desolate: Zelinda, un'anziana donna che conduce una misera esistenza da lavandaia, e Doctor Ironicus (come lo chiamavano da giovane in seminario), un prete di montagna che con rassegnazione assiste alle sagre e celebra matrimoni alla buona. Una domanda cruciale sull'esistenza li tormenta, difficile da pronunciare e priva di risposte consolatorie. La scrittura di Silvio D'Arzo qui e nelle altre storie che compongono la raccolta - tra cui Piccolo mondo degli umili, Una storia così, Fine di Mirco, L'aria della sera, Un ragazzo d'altri tempi - trova nell'oscillazione tra Arcadia e Cronaca la soluzione a un problema che accomuna tutti gli autori della sua generazione: raccontare la società del tempo senza impoverirla e senza impoverirsi. Racconti di inesauribile ricchezza, presentati in una nuova edizione a cent'anni dalla nascita di questo autore unico.
- ISBN: 8830102962
- Casa Editrice: Bompiani
- Pagine: 224
- Data di uscita: 11-03-2020
Recensioni
Ezio Camparoni – che assumerà dopo vari psudonimi quello definitivo di Silvio D'Arzo - nasce a Reggio nell'Emilia nel 1920. Leggendo la sua biografia, l'impressione è quella di una vita che si è da subito messa in moto per accelerarne i tempi, quasi presagisse la morte in giovane età. A soli 15 anni, Leggi tutto
Una piccola raccolta di racconti altrettanto piccoli ma di grande impatto emotivo. Se la dimensione del racconto breve implica spesso narrazioni banali con il (presunto) colpo a effetto, qui ci troviamo invece di fronte al piccolo miracolo di una scrittura di classe, non inutilmente bombastica ma di Leggi tutto
“Tutto questo mi prese così all'improvviso che sul momento non mi venne parola. Nessuna. Ma poi no, non fu neanche così: alla bocca mi salirono parole e parole e raccomandazioni e consigli e “per carità” e “cosa dite” e prediche e pagine intere e tutto quel che volete. Tutte cose d'altri, però; cose Leggi tutto
C'è questa espressione che non mi va più via dalla testa: "spolveriamoci il cuore e non pensiamoci più". Sembra una di quelle frasi simpatiche, ironici inserti colloquiali che gli scrittori usano spesso. Io invece credo che racchiuda tutta la tristezza del mondo. E D'arzo ci avverte: "quando ci si m Leggi tutto
Casa d'altri... monti miei. Eugenio Montale lo ha definito “il racconto perfetto”, Tondelli ne tesseva le lodi. Per me è una bis, bis rilettura. Lo faccio sempre in gennaio, quando il tempo è quello, e dalle mie finestre si vedono in lontananza quei monti, se non c’è bruma che li nasconda, quei cala Leggi tutto
Una cosa splendida, mi ha lasciato incantata. Non solo “Casa d'altri”, ma tutti i racconti, e quel pezzetto di autobiografia. Da leggere e rileggere, soffermandosi su ogni frase. Perché D'Arzo scrive in modo unico. Stile personalissimo. Anche i contenuti, storie minime eppure grandi. Poetico, tragic Leggi tutto
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