

Sinossi
Un grande classico - del pensiero, oltre che della letteratura - interpretato da uno dei maggiori poeti del nostro tempo: questo straordinario De rerum natura ci permette di tornare a Lucrezio con rinnovato sguardo. Milo De Angelis, lo racconta nell'Introduzione, ha portato a compimento la sua versione grazie a un sodalizio con l'autore coltivato assiduamente fin dalla giovinezza: una lunga fedeltà che gli ha permesso di rendere nella nostra lingua la potente complessità dell'esametro, in versi che ne ricreano fedelmente lo spirito e la tensione interna come non era finora mai avvenuto con tanta poetica adesione. Entriamo così in un percorso intellettuale che ci arriva da molto lontano nel tempo, ma che pure presenta, nel suo valore assoluto, elementi che si avvicinano a certi tratti della sensibilità, della stessa dimensione problematica dei nostri tempi. Troviamo nel poema di Lucrezio un pervasivo senso del nulla, insieme, peraltro, al senso stesso dell'infinito, in versi spesso di intonazione drammatica. L'autore afferma e ripete che «tutta la nostra vita si affanna nell'oscurità», che siamo come «bambini che tremano in mezzo alle tenebre cieche». Come scrive De Angelis, domina, in toni concitati, allucinati, una forma di "pathos esistenziale", con «la capacità di addentrarsi nei chiaroscuri dell'anima, di esplorare le zone più buie, inospitali, disabitate, vertiginose dell'esperienza umana» e con una «forza introspettiva vicina alla letteratura del nostro tempo». Ma non solo. Il grido di dolore di Lucrezio di fronte alla vanità del tutto e la sua sistematica razionale decostruzione delle idées reçues si stemperano qua e là in quadri di dolente e partecipe dolcezza: la giovenca che disperata cerca il vitello che le è stato sottratto per essere sacrificato agli dei è una delle immagini indimenticabili del poema. Lucrezio ci arriva dunque nei suoi passaggi spesso visionari, nei suoi interrogativi spesso aperti, con la formidabile attualità senza tempo di un vertice della meditazione poetica.
- ISBN: 8804747773
- Casa Editrice: Mondadori
- Pagine: 544
- Data di uscita: 17-05-2022
Recensioni
First, an apology for only giving it three stars. I am well aware that this is a brilliant piece of poetry, but my Latin is very poor, and I rapidly abandoned my initial plan of reading it in the original with the English translation alongside. In a way, though, I'm following Lucretius's advice: he
Epicurian Physics 31 July 2013 Well, here I am, once again sitting in the passenger seat of my Dad's car on our final trek to Melbourne, and since I have been reading, sleeping, or driving for most of the day, I might as well fix up a couple of my reviews while I am sitting here (and since I have a s Leggi tutto
The antiquity of this book calls for respect and appreciation. However, for a modern reader it is very boring to read. It's a long (300 pages) poem written in the first century BC in which the author pontificates about the physical sciences for the purpose of defending Epicureanism philosophy. It is Leggi tutto
Perhaps I should say 3.5 stars. 3 because it could be difficult to read at times, taking away from the enjoyment; and it could be rather repetitive and contradictory at times. 4 stars for the amazing content of Lucretius' arguments about the phenomena of the natural world written in 50BCE!!!! Quite
Wow, this was a real surprise. Lucretius was just so shockingly ahead of his time. It's probably more important than Newton in terms of the sheer range of thought he originates. His conception of atomic theory is surprisingly accurate, down to recognizing that atoms are composed of about three diffe Leggi tutto
“Therefore death to us Is nothing, nor concerns us in the least, Since nature of mind is mortal evermore.” “ Now then, learn How tenuous is the nature of an image. And in the first place, since primordials be So far beneath our senses, and much less E'en than those objects which begin to grow Too sma Leggi tutto
Citazioni
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