Sinossi
È difficile comprendere pienamente cosa Charles Dickens abbia rappresentato per i suoi contemporanei. Forse solo un autentico "old Dickensian" poteva sapere con quale trepidazione gli inglesi aspettassero i fascicoli azzurri con le nuove puntate del "Circolo Picwick". Basti pensare che la prima uscita fu stampata in quattrocento esemplari, la quindicesima in quarantamila. Quando Dickens lo lesse in pubblico, l'Inghilterra andò in delirio e le sale furono prese d'assalto. "L'effetto di un fenomeno letterario di tali proporzioni, sia dal punto di vista della diffusione che del coinvolgimento emotivo esercitato sul pubblico" scrive Zweig "può realizzarsi solo in concomitanza della presenza di due elementi perlopiù divergenti: la presenza di uno spirito geniale che riesca a inserirsi nella tradizione di un'epoca". Pur annoverandolo, insieme a Balzac e Dostoevskij, tra i tre maggiori narratori ottocenteschi, lo scrittore austriaco non gli risparmia qualche bordata: "Soddisfatto nei confini della propria cultura nazionale, mai ha sentito l'esigenza di trasgredire la misura artistica, morale o estetica dell'Inghilterra. Non si pose come un rivoluzionario." Eppure, alla fine, all' "inesauribile poeta" che fu Dickens, Zweig perdona anche questo, perché; "solo quando si detesta la stupida ipocrisia della cultura vittoriana si può valutare giustamente il genio di un artista che ha trasformato la più insignificante delle vite in poesia".
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- Pagine: 54
- Data di uscita: 30-10-2013
Recensioni
In questo breve saggio del 1920, Stefan Zweig non analizza l'opera in sé di Charles Dickens quanto il suo collocarsi come perfetto tassello nel contesto vittoriano. Solitamente – sostiene Zweig- un grande autore e la sua epoca vivono di incomprensioni stando a livelli differenti e non riuscendo, così Leggi tutto
E' un librino, lo si legge in un'oretta. Trovato a due lire in offerta su IBS. Non c'è molto da dire: in 54 pagine Zweig fa una critica letteraria perfetta sull'opera di Charles Dickens. Lo leggi dopo aver letto uno qualunque dei romanzi dickensiani e finisci per dire: "porca puttana, non avrei saput Leggi tutto
Un viaggio nella vita e nelle opere di Charles Dickens che permette di scoprire molte curiosità e notizie interessantissime.
Quasi tutto quello che ho sempre pensato di Dickens. Però detto benissimo da Zweig
Breve e non sempre etusiastico elogio di Charles Dickens "espressione poetica più alta della tradizione inglese fra il secolo eroico di Napoleone, ovvero il passato glorioso, e l’imperialismo, ovvero il sogno futuro". In questo ennesiomo ritratto/monumento letterario pubblicato nel 1920 -fra Balzac Leggi tutto
Stefan Zweig fu uno scrittore, poeta e drammaturgo tedesco naturalizzato britannico, uno tra i più famosi del 900. Si diletto, dunque, anche di critica letteraria e infatti questo libriccino riporta un saggio su Dickens che è tratto da uno più corposo che metteva a confronto il Nostro con Balzac e D Leggi tutto
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