Stranieri residenti
Tutti i formati dell'opera
Acquistalo
Sinossi
Nel paesaggio politico contemporaneo, in cui domina ancora lo Stato-nazione, il migrante è il malvenuto, accusato di essere fuori luogo, di occupare il posto altrui. Eppure non esiste alcun diritto sul territorio che possa giustificare la politica sovranista del respingimento. In un’etica che guarda alla giustizia globale, Donatella Di Cesare con limpidezza concettuale e un passo a tratti narrativo riflette sul significato ultimo del migrare, dando prova anche qui di saper andare subito al cuore della questione. Abitare e migrare non si contrappongono, come vorrebbe il senso comune, ancora preda dei vecchi fantasmi dello jus sanguinis e dello jus soli. In ogni migrante si deve invece riconoscere la figura dello «straniero residente», il vero protagonista del libro. Atene, Roma, Gerusalemme sono i modelli di città esaminati, in un affresco superbo, per interrogarsi sul tema decisivo e attuale della cittadinanza. Nella nuova età dei muri, in un mondo costellato da campi di internamento per stranieri, che l’Europa pretende di tenere alle sue porte, Di Cesare sostiene una politica dell’ospitalità, fondata sulla separazione dal luogo in cui si risiede, e propone un nuovo senso del coabitare.
- ISBN: 8833927350
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 288
- Data di uscita: 26-10-2017
Recensioni
Un libro politico, e in questo senso filosofico, che parte dal presupposto che le migrazioni non siano "questioni" da risolvere ma un'epica che accade e con cui siamo chiamati a confrontarci. E in quanto epica pone dei miti ma soprattutto richiede una ridefinizione semantica del nostro linguaggio e
Literally have a new fresh look on Heidegger thanks to this book!!! If you like continental philosophy and migration: READ THIS RIGHT NOW Beautifully written too, Di Cesare has a gift for writing.
I recently had the privilege of reading "Philosophy of Migration" by Donatella di Cesare, and it's truly an enlightening masterpiece. As someone with limited background in philosophy, this book managed to captivate and educate me in ways I never expected. It opened my eyes wider than ever before, ch Leggi tutto
Fortemente deluso. È chiara l'avversione dell'autrice per la filosofia analitica ma da ciò a escludere completamente elementi fattuali o logici ci dovrebbe essere differenza. Il libro finisce per essere una ripetizione continua degli stessi concetti base che se spiegati con parole pane potrebbero es Leggi tutto
Io proprio non vedo tutti questi stati che chiudono le frontiere e non vogliono gli immigrati, forse se l'autrice avesse spiegato la sua tesi invece di perdersi nei soliti fumosi discorsi dei filosofi...
The book touches upon important aspects such as why migration is not discussed enough. It suggests that professionals without a migration background dominate the discourse in political and social philosophy, resulting in migration policies that fail to address the needs of those directly affected.
Un libro profondamente stupido: dopo una prima parte quasi da salvare, si passa a un lunghissimo guizzo etimologico fine a sé stesso, per poi finire con una soluzione da volemmose bbene che non aveva bisogno di tutta la fuffa che la precede
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!