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Sinossi
"Dopo la fotografia" esamina gli infiniti modi attraverso i quali la rivoluzione digitale ha totalmente modificato la nostra fruizione delle informazioni visive, a partire dalle foto di cronaca scattate con i telefoni cellulari fino all'uso pervasivo della videosorveglianza. Allo stesso tempo, la maggiore possibilità di manipolare ogni immagine ha reso la fotografia un documento di ambigua identità, mettendo cosi in dubbio il suo ruolo nel raccontare gli eventi, pubblici o privati che siano. Nel solco della tradizione di studi tracciato da John Berger e Susan Sontag, Fred Ritchin analizza fallimenti e potenzialità non ancora sfruttate di un medium in continua evoluzione. Addentrandosi nel futuro dei media visivi, l'autore sottolinea come la rivoluzione digitale stia trasformando le immagini in un sistema ipertestuale che ha cambiato radicalmente il nostro modo di concettualizzare il mondo. Secondo Ritchin è il momento di esplorare con rigore le opportunità offerte dalle innovazioni digitali e di usarle per capire meglio il nostro mondo in rapida trasformazione. I collegamenti ipertestuali di uno scatto messo in rete, per esempio, offrono immense occasioni per il dialogo e l'arricchimento reciproco. Immaginare cosa accadrà alla fotografia è una sfida che dobbiamo affrontare senza indugio se vogliamo ancora avere un controllo su tutte quelle immagini che ormai produciamo in maniera esponenziale, evitando così di diventarne schiavi inconsapevoli.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 220
- Data di uscita: 12-06-2012
Recensioni
What an amazing book for photographers, artists and anyone concerned with the madness and wonder ushered in every millisecond by not just digital photography but the digital age at large! I have to admit that there are some very dense moments in the critique and I felt like running to my dictionary
La fotografia nasce come volontà di catturare l'attimo, il momento e di fissarlo nell'eternità. Ma cosa succede dopo la fotografia? Nei tempi di internet e dell'immediata circolazione delle immagini... Cosa implica lo scatto politico, la foto messa in scena o quella ritoccata, nella nostra mente? È Leggi tutto
I stumbled across this book in the bookstore, and knew just by briefly flipping through it that it would be worth buying. I'm glad I did! It turned out to be a lively, provocative look at both what photography is and what it may become in the future. That said, it seems more like a series of related Leggi tutto
È raro trovare libri di teoria fotografica che dicano qualcosa che riesca a uscire dall'asse Benjamin-Barthes-Sontag. Ed è molto difficile scrivere di nuove tecnologie quando in pochi mesi tutto può cambiare. Questo libro si scontra con entrambi questi problemi, uscendone con le ossa abbastanza rott Leggi tutto
Chapter 5 : image, war , legacy A great book for finding more indepth knowledge about photography and how much of an impact it has. In the book the passage I found most eye opening ... "We have to be very clear on this point: that the response is to the image, not to the man, since 99 percent of the Leggi tutto
I did not expect that I was going to love this book but I couldn't put it down. Such a great analysis on not only how photography changed art and journalism but how it changed us, how we think, and how we go about the world. Richtin is skeptical and concerned about the future but not someone who is
Thus far this book is very much what I was hoping it would be. Current and inter-disciplinary, it approaches photography from a wide perspective, placing it within the context of our wider contemporary culture.
Eloquent argument for photography's continued use as a reportage medium in the 21st century. As an artist of course I have no interest in veracity or eyewitness accounts, but Mr. Ritchin has plenty of insightful things to add to the argument.
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