

Sinossi
Non è un sereno ritorno quello che attende Gigi Berté dopo una vacanza in Valcamonica: Renzo Costa, un cronista di nera con cui aveva spesso avuto contrasti, viene trovato in fin di vita sulle colline intorno a Lungariva, in seguito a un pestaggio di cui non si conoscono i responsabili né le motivazioni. Berté inizia a indagare nella vita del giornalista, tra i colleghi di lavoro e i ipotesi relative a un possibile scoop su cui il Costa stava lavorando, senza tralasciare i componenti della sua famiglia, fra cui Pierino Serra, il cognato dalle frequentazioni ambigue e pericolose. Come suo solito, il commissario si impegna al massimo, ma un fatto inaspettato si presenta prepotente nella sua vita: tre lettere anonime, invadenti e minacciose. Recapitate in rapida sequenza nella cassetta della posta della casa gialla, mettono in dubbio la dinamica dell’incidente automobilistico in cui, vent’anni prima, erano rimasti uccisi i suoi genitori. Non senza fatica Berté era riuscitoa lasciarsi alle spalle quel capitolo buio, ma ora ecco che si rinnova l’antico dolore, soprattutto quando l’autore delle lettere si palesa davanti a lui. Berté si trova coinvolto in una vicenda drammatica, intrecciata col proprio passato, che sconvolge i suoi ricordi e fa riemergere la figura del padre insieme con rimorsi mai sopiti.
Nonostante tutto, grazie al sostegno della Marzia, porto sicuro nel mare in tempesta della sua esistenza, decide di guardarsi dentro e affrontare i suoi antichi fantasmi... anche quello che gli era costato il trasferimento a Lungariva.
- ISBN: 8867008293
- Casa Editrice: Corbaccio
- Pagine: 240
- Data di uscita: 16-07-2020
Recensioni
Per chi conosce il personaggio, anche questa nuova avventura è uno spasso, pur non mancando i tormenti e i problemi di un uomo che tenta sempre di dominare il suo carattere fumantino. Ogni tanto in lui riemerge l’istinto brutale dell’uomo primitivo, provocando reazioni di cui poi si pente. Sono prop Leggi tutto
Vero. Berté deve stare a Lungariva. Ripresa di tutto quello che era stato lasciato andare nel romanzo precedente. Quello che ancora mi irrita un po' è la mania di anteporre l'articolo determinativo ai cognomi maschili... sarà un mio limite ma lo sento troppo lombardo...
La serie del commissario Berté sta iniziando a diventare più complessa e il legame con la sua vita passata crea un personaggio più complesso rispetto a quello proposto nei libri precedenti. Questo libro pone basi molto interessanti per i prossimi libri.
Bello! Ormai il commissario Bertè è uno di famiglia. Mi piace questo commissario molto umano, fuori dalle righe, con il suo carico famigliare (Marzia a parte) di gatti e cucciolone di cane. La vicenda articolata in due casi tiene con il fiato sospeso fino alla fine e oltre...
Decimo della serie, ma così non va. Più uno scritto contabile che un poliziesco: questo lo sfumiamo, questo per preparare il prossimo libro + raccontino finale.
Giallino...
Bel libro anche con il commissario con tante paure in testa
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