

Sinossi
È notte fonda quando alla porta di Cimino, un vecchietto un po' smemorato, bussa un bambino che nessuno ha mai visto. Imbacuccato in vari strati di giubbotti, ha una sola domanda: «Mi scusi, signore, ha visto per caso mio padre?». In paese il cibo scarseggia, vecchi rancori mai sopiti sono sempre sul punto di eruttare in tragedia, antiche ingiustizie attendono di essere vendicate e gli abitanti diminuiscono giorno dopo giorno a causa di misteriose lettere di espulsione. Senza nome e senza casa, il bambino - ribattezzato Popoff - sa che i genitori sono lì da qualche parte e con l'aiuto dei pochi disposti a dargli una mano è determinato a trovarli. Con la stessa commistione di comico e tragico, realismo e fiaba, lingua letteraria e dialetto che ha fatto di "Sangue di Giuda" uno degli esordi più apprezzati degli ultimi anni, Graziano Gala racconta con incredibile delicatezza la storia del piccolo Popoff che si innamora delle candele votive, segue una dolce ninna nanna cantata nel cuore della notte dalle casse del supermercato, assiste impotente al terribile spettacolo della crudeltà umana. Senza mai stancarsi di ripetere la stessa, disperata domanda: «Ha visto per caso mio padre?».
- ISBN: 8833895491
- Casa Editrice: Minimum Fax
- Pagine: 182
- Data di uscita: 30-08-2024
Recensioni
https://culturificio.org/popoff-di-gr...
Ne parlerò in maniera approfondita su altri schermi. Quello che posso dire è che Gala conferma due punti di riferimento importanti che ho percepito in “Sangue di Giuda” e “Ciabatteria Maffei”, ovvero Fabio Stassi e Remo Rapino dandoci ancora una volta una narrazione fiabesca raccontata con un lingua Leggi tutto
Mi spiace che non mi sia piaciuto questo libro nel suo complesso perché ho trovato lo stile scelto molto affascinante, è una prosa da leggere ad alta voce per entrare nel ritmo e apprezzarla a pieno. Cade sul fatto che uno stile così astratto e a tratti lacunoso, che lascia molto lavoro al lettore pe Leggi tutto
Un libro che mostra solo la furbizia dell'autore, che grazie all'uso di un linguaggio sgrammaticato tenta di nascondere tutti i propri limiti narattivi
Questo libro è una carezza. Bravo, Graziano.
Geniale. Di una bellezza e tenerezza sconcertanti. Un piccolo capolavoro
Un libro dalla tenerezza e dalla potenza narrativa disarmanti.
Scritto con una prosa che spiazza il lettore, obbligandolo a "cantare" il testo, subito ci si rende conto di essere di fronte ad un'opera non convenzionale. La "difficoltà" di lettura è speculare al mondo rappresentato, la cui storia inizia con un bambino, comparso dal nulla, in un paese che paese no Leggi tutto
Citazioni
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