

Sinossi
È la prima edizione completa e filologicamente aggiornata dell’Epistolario di Giacomo Leopardi – incluse le lettere dei corrispondenti –, dopo la raccolta curata da Francesco Moroncini per Le Monnier tra il 1934 e il 1941, da allora non più ristampata e ormai introvabile anche sul mercato antiquario. Oggi sono disponibili edizioni delle sole lettere leopardiane, che seguono di norma la lezione, non sempre impeccabile, procurata da Francesco Flora nel 1949. In seguito varie lettere credute perdute sono state via via ritrovate e date alle stampe sparsamente; altre, rintracciate da Franco Brioschi e Patrizia Landi, sono qui edite per la prima volta. Questo Epistolario pubblica tutte le lettere (in tutto 1970) finora note di Leopardi e dei suoi interlocutori, imponendosi come strumento indispensabile per conoscere, insieme con l’autore, anche una stagione decisiva del nostro Ottocento. Leggere le lettere del solo Leopardi senza le tante voci che le accompagnavano, sarebbe come ascoltare un concerto dove suona il solista ma tace l’orchestra.
L’Epistolario è infatti un eccezionale documento, fittissimo di personaggi maggiori o minori, tutti significativi e in qualche modo esemplari della cultura ottocentesca: grandi eruditi, editori, intellettuali italiani e stranieri, nobili di provincia e potenti uomini di Chiesa. Oltre a costituire la più antentica e insostituibile biografia di Leopardi, il suo Epistolario è unanimemente ritenuto uno dei più belli della letteratura italiana. Ma occorre aggiungere che per la varietà di temi e registri, di episodi e disposizioni psicologiche, esso vanta una leggibilità quasi unica nel suo genere: se è destinato, com’è ovvio, a tutti i leopardisti, certo non manca di affascinare il più largo pubblico colto.
Questa edizione assicura una correttezza filologica finalmente adeguata agli standard di rigore e fedeltà che oggi consideriamo irrinunciabili per un classico: il testo è stato riscontrato sui quasi duemila autografi dispersi fra circa settanta fondi pubblici e privati, italiani e stranieri. Un puntuale apparato garantisce al lettore tutte le informazioni necessarie sulle vicende, i protagonisti, il contesto storico di cui si nutre il dialogo tra Leopardi e «gli altri».
- ISBN: 8833911128
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 2650
- Data di uscita: 04-12-1998
Recensioni
Perché Leopardi non è solo un poeta, né uno scrittore, né un pessimista. Giacomo è un uomo con una storia a tratti struggente e commovente e la scrisse lui stesso nelle sue lettere.
Mi hanno strappato il cuore dal petto ma sto bene, va tutto bene.
Uno dei testi più intimi e giovanili di Leopardi. Mostra le tracce dell'infinita sensibilità dell'autore, oltre che i segni di un'umanità più umile, meno letteraria. Di contro c'è da dire che si tratta di una raccolta sotto ogni punto di vista non curata, e per ammissione di Leopardi stesso nell'epi Leggi tutto
A very solid collection that doesn't try to deceive you into thinking it is completely representative, but still includes major parts of Leopardi's life and the development of his thought.
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