Come sugli alberi le foglie
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Sinossi
Una generazione di ragazzi cresciuta all’inizio del secolo scorso nelle aule dell’Accademia di Brera volle rivoluzionare l’arte. Si chiamavano Boccioni, Erba, Sironi, Carrà, Russolo. Seguivano le idee avanguardiste del più anziano tra loro, Filippo Tommaso Marinetti, l’inventore del futurismo. Con le loro furibonde serate artistiche animarono la città e scandalizzarono i benpensanti milanesi. Erano sinceri interventisti, idealizzavano la guerra come igiene del mondo e partirono senza indugio per il fronte nel Battaglione Lombardo Volontari Ciclisti Automobilisti. Molti di loro non tornarono. Fra questi c’era un giovane comasco, Antonio Sant’Elia, architetto dal talento luminoso ma sfortunato. Tutto ciò che ci resta di lui sono una manciata di disegni, ma così belli, così geniali da influenzare l’immaginario dell’intero Novecento. Morì da eroe, sul Carso, nel 1916, esattamente cento anni fa. È lui il protagonista di questo romanzo corale dalla scrittura vibrante e appassionata, capace di farci rivivere l’epopea di una nazione. Gianni Biondillo racconta i sogni e le speranze di questi giovani italiani, illusi dalla retorica dannunziana che li portò sul campo di battaglia a cercare la bella morte. Per scoprirla insanguinata e orribile.
- ISBN: 8823517648
- Casa Editrice: Guanda
- Pagine: 352
- Data di uscita: 06-10-2016
Recensioni
Se si escludono le liste della spesa accartocciate dopo l’uso (immagino le verghi anche lui), credo di aver letto quanto è umanamente leggibile di Gianni Biondillo. E credevo persino di averlo inquadrato, letterariamente parlando. Pensa un po’. Poi mi ritrovo in mano “Come sugli alberi le foglie”, ch Leggi tutto
Ricostruzione storica minuziosa che si fa romanzo corale, il sacrificio di un'intera generazione nella Grande Guerra raccontata con un registro linguistico coerente con il periodo storico narrato, coinvolgente e doloroso.
la mia insana passione per i futuristi non mi fa perdere di vista i limiti di questo libro: c'è un grandissimo lavoro di ricostruzione, ma secondo me qualche volta biondillo si è fatto prendere la mano - gli episodi con gramsci e lussu ne sono un esempio.
Un libro che spiazza, rispetto ai libri più "leggeri" che ho letto sinora di questo autore. Un libro impegnativo per i temi che tratta che meritano il giusto rispetto, tempo ed attenzione. Il futurismo, Milano come sempre sullo sfondo,insieme alle montagne del Trentino e del Friuli, la genesi della Leggi tutto
Più un 3 stelle e mezzo, che 4. Ottima la scrittura. Bella l'idea (il narrare la prima guerra mondiale, soprattutto antefatti e primi anni) dalla prospettiva vissuta dei futuristi. Davvero affascinanti evoluzioni e vissuto del protagonista. Ma ho trovato mal gestito il dualismo dei vettori narrativi Leggi tutto
Sicuramente Biondillo è uomo intelligente e per bene, ma qui i suoi limiti narrativi sono evidenti. Sembra ci sia dietro questo libro un grande e accurato lavoro di ricerca (vero Scurati?) , la realizzazione molto scolastica e ingenua.
Uno spaccato storico meraviglioso, un immo contro la guerra straordinario, un'accuratezza storica invidiabile
Molto toccante la grande, grandissima umanità di certi personaggi che capiscono il rispetto della Vita, dopo averlo comunque sempre sospettato. Un poco irritante la figura di Clio, devota e discreta ammiratrice del suo Antonio che non ha altra sostanza nella vita se non le di lui conquiste. Ma forse Leggi tutto
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