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Sinossi
È di nuovo inverno, è di nuovo freddo. Il lago Averno, dove gli antichi credevano si trovasse la porta dell'aldilà, è scuro come il cielo sopra le nostre teste. Ad aguzzare gli occhi, riusciamo appena a distinguere la migrazione notturna di uno stormo di uccelli. All'alba, le colline brillano di fuoco, ma non è più il sole di agosto: i nostri corpi non sono stati salvati, non sono sicuri. In Averno, Louise Glück canta la solitudine e il terrore per l'ignoto, lo splendore della notte e l'amore, il desiderio: perché, sembra dirci, anche quando tutto è muto e spento, capita a volte di sentire musica da una finestra aperta, in una mattina di neve, e allora il mondo ci richiama a sé, e la sua bellezza è un invito. Premio Nobel per la Letteratura 2020.
- ISBN: 8842829676
- Casa Editrice: Il Saggiatore
- Pagine: 160
- Data di uscita: 27-11-2020
Recensioni
That Gluck voice. Keep trying to understand why it has such a vulnerable authority, like someone wielding a dagger then using it to offer you a piece of fruit. A voice poised between challenge and cowering, distance and closeness, indifference and intimacy. In “Prism,” it’s the daughters “assignment Leggi tutto
We are, each of us, the one who wakens first,who stirs and sees, there in the first dawn,the stranger.***I lived in the present, which wasthat part of the future you could see.The past floated above my head, like the sun and moon, visible but neverreachable....All your life, you wait for the propiti Leggi tutto
“The brightness of the day becomes The brightness of the nightThe fire becomes the mirror." -Louise Gluck Averno, There was a lake in a distant country. And an author got inspired by it. I can say such at most. A distant country, if I roughly guess; this small Crater Lake must be at least six thousan Leggi tutto
To such endless impressions we poets give ourselves absolutely, making, in silence, omen of mere event, until the world reflects the deepest needs of the soul.
Citazioni
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