Sinossi
In questo libro pubblicato per la prima volta nel 1956 Günther Anders muove dalla diagnosi della «vergogna prometeica» – cioè dalla diagnosi della subalternità dell’uomo, novello Prometeo, al mondo delle macchine da lui stesso creato – per affrontare il tremendo paradosso cui la bomba atomica ha posto di fronte l’umanità, costringendola fra angoscia e soggezione.
La vergogna prometeica è legata anche a un senso di «dislivello», di non sincronicità, tra l’uomo e i suoi prodotti meccanici che, sempre più nuovi ed efficienti, lo oltrepassano, facendo sì che egli si senta «antiquato». Oltre che perfetta, la macchina è ripetibile, standardizzata, riproducibile in esemplari sempre identici; quindi possiede una specie di eternità che all’individuo umano è negata. Donde una rivalità, una impari gara dell’uomo, una inversione dei mezzi con
i fini, di cui Anders in questo libro analizza con straordinaria anticipazione tutta la portata. In particolare là dove tratta delle tecniche di persuasione, soprattutto radiofoniche e televisive che ci assediano con immaginifantasmi, sostanzialmente irreali, di fronte a cui diventiamo passivi, maniaci, incapaci di pensare e di comportarci liberamente.
Indice
Cronologia
parte prima
Della vergogna prometeica
parte seconda
Il mondo come fantasma e come matrice
Il modello fornito a domicilio
Il fantasma
La notizia
La matrice
Un tuffo in questioni di ordine più generale
parte terza
Essere senza tempo.
A proposito di En attendant Godot di Beckett
parte quarta
Della bomba e delle radici.
Della nostra cecità all’Apocalisse
Prime constatazioni terrorizzanti
Ciò che la bomba non è
L’uomo è inferiore a se stesso
Lo sviluppo della fantasia morale e la plasticità del sentimento
Radici storiche della cecità all’Apocalisse
Annichilazione e nichilismo
Parole di conclusione
Appendice
- ISBN: 8833918262
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 336
- Data di uscita: 31-10-2007
Recensioni
increíble aunque lo haya leído por encima. Teorías y pensamiento god (repetir)
Ich wüsste zu gerne, was Günther Anders zu Smartphones etc. sagen würde! Er hat doch eine sehr pessimistische Sicht auf neue Entwicklungen, aber regt dadurch dennoch zum Nachdenken an.
In assoluto uno dei libri più lucidi e profetici sulla condizione dell'uomo nell'epoca della tecnica. Da leggere assolutamente.
Avevo grandi aspettative, mi aspettavo alcune proposte, mi sono sbagliato.
Un génie.
Un indice: ça finit mal (cf. "Obsolescence").
Splendido, strabordante saggio sul rapporto fra uomo e tecnica. Colpisce per lo stile, per la lucidità e per l'essere moltissimi anni avanti (siamo nel 1956) rispetto a quanto scritto su media e tv da pensatori come Popper o Baudrillard. Ottime soprattutto le parti sulla "vergogna prometeica" e sul Leggi tutto
Citazioni
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