Sinossi
È il primo vero romanzo di Testori, ambientato in un palazzo popolare della periferia milanese degli anni cinquanta, il Fabbricone. Protagoniste sono le voci delle persone che lo abitano, che di continuo dalle finestre si rimandano l'un l'altra. Costruito su tante storie plurali, il libro si dipana anche intorno a una trama centrale: la storia d'amore tra la Rina e il Carlo. Come novelli Romeo e Giulietta, i due devono superare le ostilità delle famiglie, i Villa e gli Oliva, schierate su opposte sponde politiche. I Villa sono comunisti: il padre accoglie i figli la sera mentre legge in poltrona "Rinascita" e rimprovera il figlio Antonio, che cerca una propria strada nella boxe, di non frequentare più la sezione del partito. Completano il nucleo familiare la madre, la figlia Liberata, militante convinta, e Carlo, innamorato di Rina. Speculare ai Villa, la famiglia di lei, gli Oliva, cattolici ferventi e democristiani fino al midollo, a partire dal nonno, pugnace combattente in ogni situazione. È il libro decisivo per Testori: il popolo diventa "la classe sociale con la maggiore vitalità, tanto da essere in grado di ritrovare da sola i grandi temi tragici", una necessità che spingerà Testori nella sua ricerca artistica degli anni successivi.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 141
- Data di uscita: 27-05-2015
Recensioni
una casa popolare: è il dopoguerra, ma in fondo potrebbe essere una qualsiasi casa popolare in una qualsiasi periferia italiana, con tutti che si conoscono, i rancori pubblici e i drammi personali. testori la rende come in un film, ci porta dentro le case e le stanze, tra gli orti e i parchi, e dentr Leggi tutto
Una casa popolare negli anni Sessanta a Milano, la vita della povera gente che ci abita, il disperato tentativo di mettere la testa fuori e cercare un'alternativa migliore. Scritto con uno stile semplice, che ricalca la parlata della gente, arriva dritto al cuore.
Non sono entrato facilmente in questo libro perché è un libro su carta e non ho il tempo per la carta. All'inizio non era facile di seguirlo e di capire se c'era una storia. Ma a un certo punto tutto comincia a mettersi a posto e diventa un quadro realistico, oppure suprarealistico. La storia non fi Leggi tutto
Un palazzone popolare costruito negli anni 20 nella periferia milanese, in quella zona di confine che non è più città e non ancora piena compagna, simbolo all’epoca dell’edilizia di regime con lussi quali bagno e latrina in ogni appartamento. Alla fine degli anni cinquanta, decaduto per la mancanza Leggi tutto
Milano periferica del secondo dopoguerra, il ricordo della guerra è ancora vivido: miseria, prostituzione, lotte fra democristiani e comunisti, ma l'amore - beffardo - non conosce fazioni. . "Quella carne alla sera, era una delle tante abitudini del fratello che la Redenta non riusciva a giustificare Leggi tutto
Insomma, facile e veloce. Una storiella di degrado e povertà nella periferia di Milano, tra famiglie che si odiano per via delle loro "idee", una storia d'amore improbabile, e un ragazzo di diciassette anni che si prostituisce. Nient'altro di particolarmente interessante. Di sicuro gli estremismi de Leggi tutto
Attraverso brevi capitoli, come pezzi sbocconcellati di un panino, l'autore ci racconta le giornate di un gruppo di abitanti di una casa popolare nella periferia milanese degli anni '50. Disillusione, rancori e difficoltà sono i veri protagonisti di questo breve libro, che anche nel finale sembra di Leggi tutto
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