Sinossi
Amburgo, 2010. Un bambino che parla una lingua incomprensibile si aggira da solo per l'aeroporto internazionale con un giaccone rattoppato e qualche centinaio di dollari infilati in una tasca. Per capire perché suo padre lo ha abbandonato lì, bisogna tornare indietro di qualche decennio, all'adolescenza di Vollie Frade, un ragazzo dell'Iowa che un giorno decide di arruolarsi nei marine per combattere in Vietnam, illudendosi di poter recidere ogni legame con il passato. La sua scelta metterà in moto una inimmaginabile catena di eventi che lo porteranno, dopo una missione fantasma nella giungla cambogiana e una lunga prigionia, a unirsi alle fila di una cellula clandestina dei servizi segreti. E poi a tentare di rifarsi una vita con una donna e un bambino in un ranch fatiscente nel deserto del New Mexico, dove il suo ex compagno d'armi Bobby Heflin ha creato una comune fondata sul libero amore. Ma anche questi nuovi, fragili legami saranno destinati a spezzarsi, generando un rosario di sconvolgenti violenze e lasciando i figli ad affrontare le colpe mai espiate dei padri. A dieci anni dal debutto con "La fine", Salvatore Scibona ripercorre l'odissea di quattro generazioni, dal Midwest rurale alla New York poliglotta degli anni Settanta ai lunari paesaggi intorno a Los Alamos, guidando il lettore in un nuovo viaggio ai margini dell'America e rivelando, nell'intreccio fra Storia e scelte individuali, la logica ineluttabile del potere, l'anima di un continente lacerato dalla sua stessa insondabile superbia, oltre al talento degli esseri umani nel riscoprire e reinventare le proprie radici.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 439
- Data di uscita: 29-08-2019
Recensioni
3.5 stars This was not an easy book to read. It’s a complex story, but my incentive to continue was the opening of the story where we see the world through the mind and eyes of Janis, a 5 year old boy left alone by his father, Elroy in the airport at Hamburg, Germany. I had to know what would happen Leggi tutto
“Chi di noi ha vissuto una vita sola?” “Lei non era sua perché nessuno possiede nessuno, in realtà. Non apparteniamo nemmeno a noi stessi. La bestia che è in noi ci ordina di fare centinaia di azioni aberranti, impossibili. Comprare la terra. Possedere una persona. Domare la bestia significa strappar Leggi tutto
«Sono Nessuno. Tu chi sei? / Anche tu sei Nessuno?» [Emily Dickinson]  Inizia tutto all’aeroporto di Amburgo nel 2010, ma in realtà è tutto iniziato sessantaquattro anni prima in una fattoria dell’Iowa quando il Volontario era venuto al mondo. Un romanzo complesso, stratificato, frammentato, ambizioso, Leggi tutto
An extremely intelligent page turner that’s as complex as they come. Nothing is as it seems. This one gripped me as I stayed awake till the break of dawn to finish. Nothing like what I expected.
The Volunteer by Salvatore Scibona is a solid work of contemporary literature and also a good read. I stayed up most of the night to finish it -- on a work night no less, so yea, it grabs! Mr. Scibona writes with a matter-of-fact judiciousness that feels sensitive even as it denies sentiment. There
Ci sono libri che a volte lasciano un senso di “sospensione”, come avere un conto aperto, non perché appaiano in qualche modo incompiuti o incompleti, ma perché l’autore chiama il lettore a rifinire la storia e i personaggi, e alla fine la storia rimane dentro, con quel sapore di vuoto e di abbandon Leggi tutto
Il Volontario è Vollie Frade, nato da genitori vecchi e stanchi, incapaci di avere molti desideri all’infuori del loro lavoro alla fattoria in Iowa; Vollie è un trasformista di identità, vuole fuggire quella catena di sangue che per lui sono i legami familiari e per farlo decide, senza pensarci trop Leggi tutto
Un libro che lascia il segno e ti porta a viaggiare nel tempo e nei luoghi che non avresti mai immaginato. Finito il libro mi sono chiesta: ma chi è davvero il protagonista? È una trama ricca e densa che si dipana nel tempo e tocca più vite che si intrecciano tra loro. Mi è piaciuta molto la scrittu Leggi tutto
I suppose it's well known by now The Volunteer opens in the Hamburg airport. But then Scibona wildly diffuses his novel as if that 1st chapter is a Big Bang. For me, the novel didn't begin to coalesce again till p247. But the narrative bringing us to that point is made of prose which propels itself
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