

Sinossi
«Non avrei mai creduto che a sessant'anni mi sarei trovato a sedere in un piccolo villaggio brasiliano, servito da una giovane nera scalza, a decine di migliaia di chilometri da quella che una volta era la mia vita: libri, concerti, amici, conversazioni.» Chi scrive non è un antropologo, un medico filantropo o un cineasta d'avanguardia. È Stefan Zweig, l'autore straordinariamente prolifico, il «sovvertitore dei sensi», l'intellettuale celebrato come una star, attorno al quale si stringeva un cenacolo frequentato, tra gli altri, da Freud, Mann, Roth, Einstein, catalizzatore di alcune fra le correnti artistiche e filosofiche più importanti del Novecento. Finché Hitler non ne mise al bando i libri e lo costrinse ad abbandonare il suo Olimpo glorioso e gli adorati caffè, dove leggeva il giornale o giocava a scacchi, per abbracciare le mille esistenze dell'esule. "L'esilio impossibile" racconta la vita tormentata, l'allontanamento forzato e il triste epilogo di un grande scrittore, «il settemila volte trasmesso in radio, filmato e fotografato Stefan», morto suicida nel 1942 a Petrópolis, Rio de Janeiro. E attraverso il suo ritratto scandaglia la tragedia che il popolo ebraico e la generazione degli émigrés contemporanea a Zweig dovettero affrontare: spogliato della propria identità, l'esule è un Ulisse condannato a errare senza la protezione degli dèi, in bilico tra senso di appartenenza e slancio cosmopolita e, nel caso dell'artista, tra impegno politico e desiderio di trascendenza. In "L'esilio impossibile", George Prochnik fa convergere l'onta dei due grandi conflitti mondiali e il destino dell'Europa nel solco della biografia di Stefan Zweig: l'instancabile sostenitore di un umanesimo universale e il nobile pacifista dalla prosa indiavolata, la cui generosa signorilità e il cui fascino sensuale stillano da queste pagine come rugiada destinata, nell'eco infernale del gorgo bellico, a tramutarsi in lacrime.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 327
- Data di uscita: 27-09-2018
Recensioni
Ultimul an din viața lui Stefan Zweig. Și ultima zi. Pînă în 1934, cînd părăsește Austria, Zweig călătorise pretutindeni fără mari probleme: India, Rusia, America de Sud, Statele Unite. Abia din acest an, exilul devine pentru el o povară și un chin. Simte că și-a pierdut căminul, că nu mai are un loc Leggi tutto
Everything we forget about our own lives was really condemned to oblivion by an inner instinct long ago. - Stefan Zweig It is easy to lose oneself in this text. The Impossible Exile is well written and avoids annotation all the while projecting perosnal experiences into isolated threads. The author e Leggi tutto
I hesitate to admit that I read this sort-a-biography with great pleasure; the writing is fluent and the anecdotes fascinating, and of course the subject is of great interest. And what perfect timing: While Zweig's enjoying the vogue of rediscovery, the secondary literature on him is still manageabl Leggi tutto
The best biography I've read this year, all the better for skipping the usual boring "Childhood" chapters. Prochnik begins at the end of the world – with Zweig in Petropolis, Brazil, 1941, in his final stage of exile. Thanks to the heroic efforts of Pushkin Press, I've been reading Zweig's little bo Leggi tutto
Maybe skip the beginning of my ‘review’ to the last three paragraphs as I have written, or rambled on initially about Stefan Zweig in my reading life instead of giving a critique of George Prochnik’s excellent book. I read many of Zweig's books when I was a teenager. With their beautiful covers they Leggi tutto
This is not a conventional chronological biography of Stefan Zweig, but something rather more complex and interesting. It focusses on the later stages of Zweig’s life – his wanderings to Britain, the US and finally Brazil, and his attempts to recreate the sort of intellectual life he had been so muc Leggi tutto
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