

L' infinito tra parentesi. Storia sentimentale della scienza da Omero a Borges
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Sinossi
Ben prima dell'invenzione del microreticolo metallico, Efesto nell'Odissea forgiava "catene impossibili da infrangere, sottili come fili di ragnatela". Ben prima degli studi di Maxwell sul tempo di rilassamento dei liquidi, Lucrezio intuì che molecole di lunghezza differente scorrono con tempi differenti. E Borges sa - forse meglio dei neuroscienziati - che "aver saputo e aver dimenticato il latino è un possesso, perché l'oblio è una delle forme della memoria". La poesia arriva prima della scienza? Forse. D'altra parte, però, il linguaggio degli scienziati è fatto spesso di analogie, esattamente come quello dei poeti. Perché, come ci spiega Marco Malvaldi vagabondando da un secolo all'altro tra parole e numeri, la poesia e la scienza non sono opposte, non lo erano alle origini e non lo sono oggi: entrambe si concepiscono come tensione alla conoscenza del mistero del reale. Basta solo imparare a guardare il mondo con uno sguardo consapevole e curioso, perché, "se ci si pensa, un'equazione e una poesia hanno spesso parecchie cose in comune".
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 250
- Data di uscita: 16-03-2017
Recensioni
Questa lettura è stata un esperimento. Il mio cervello ha avuto un po’ di difficoltà a capire tutti i passaggi di fisica e, decisamente, si è trovato meglio nella lettura delle sezioni “umanistiche”. Rimane il fatto che dovrò sconfiggere il mio astio nei confronti della fisica. 😅
Marco Malvaldi, autore di una delle saghe gialle più divertenti e acute dell’ultimo cinquantennio, si cimenta con L’infinito tra parentesi in quella che il titolo stesso suggerisce essere una “storia sentimentale della scienza da Omero a Borges”. Il che pone subito una questione: ma come (qui dovete Leggi tutto
Tanti magnifici riferimenti letterari sparpagliati, sminuzzati e tenuti insieme ad aneddoti su scienziati e leggi della fisica usando espressioni volgari gratuite che dovrebbero (immagino, nell'intento dell'autore) alleggerire il discorso. L'idea di partenza era molto bella ma il risultato non è all Leggi tutto
La lettura è generalmente piacevole, ma a tratti noioso e difficile da seguire. Manca un filo logico; una serie di aneddoti saccenti, senza mai dare una conclusione, fare un punto. L’autore cerca di essere divertente con battute da talk-show che sconfinano, a volte, in volgarità spicciole. Cosa vuol Leggi tutto
In fatto di scienza sono un po' arrugginita, ma spiegare la scienza attraverso la poesia e viceversa è un'idea geniale già di suo. Se poi la spiegazione passa attraverso Malvaldi e il suo sarcasmo, gli si possono perdonare anche le difficoltà a seguirlo in alcune spiegazioni troppo tecniche. 4 stell Leggi tutto
Molto interessante e ricco di spunti di approfondimento. Un po’ disordinato negli argomenti trattati, ma molto originale nell’approccio. Un bel punto di partenza per approfondire argomenti scientifici vari. Mi è molto piaciuto il capitolo su entropia e informazione, ho trovato sottotono il finale. Leggi tutto
Un libro che spiega la scienza parlando di poesia.
Quella di Marco Malvaldi di scrivere di saggistica (scientifica) dopo che si è fatto un nome con la narrativa potrebbe non essere stata una pessima idea. Sicuramente questo suo testo è davvero piacevole, anche se non ha nulla a che fare né con il titolo né con il sottotitolo. I capitoli del libro co Leggi tutto
Sarà che sono passati 12 anni (sic!) dalla maturità scientifica e che nei 5 anni di liceo non mi sono mai troppo concentrata sulla parte scientifica e/o fisica (furba since forever), ma alcune cose le ho trovate un po' troppo complicate. Malvaldi te le mette giù bene, in modo divertente e colloquial Leggi tutto
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