Sinossi
Con rabbia e ironia il narratore racconta il trascinarsi delle ore e dei giorni da disoccupato o come dipendente alle prese coi meccanismi insensati e truffaldini dell'imprenditoria, in una provincia specchio della nazione e sempre più abbandonata a se stessa. Dezio non si limita a raccontare la fine del lavoro e l'ingiustizia sociale, ma reinventa un linguaggio e una sintassi che sfruttano al meglio tutte le loro possibilità in un caustico romanzo che rilancia e porta avanti il discorso sulla precarietà, che sfoga l'amarezza per una politica inadeguata e per le disparità sociali che si perpetrano di generazione in generazione.
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- Pagine: 0
- Data di uscita: 14-03-2018
Recensioni
Deflagrazione e collasso delle sicurezze e delle giuste possibilità, nel romanzo di Dezio tutti i nodi vengono al pettine, o almeno sembra che questa sia l'unica via di fuga. O ancora, non ci sono davvero vie di fuga. La gente per bene si inserisce nella nuova letteratura sul lavoro e lo fa costring Leggi tutto
Raccontare il lavoro, la sua mancanza, lo sfruttamento e lo sfascio umano e sociale che ne deriva, non è impresa da poco, soprattutto se lo si fa dall’interno della classe lavoratrice. L’etica del lavoro raccontata da Primo Levi ne La chiave a stella è un ricordo lontano, forse già seppellito da chi Leggi tutto
Francesco, il protagonista de La gente per bene, è un ragazzo che dopo aver cambiato lavoro in diverse aziende pugliesi, non riesce a trovare ancora il suo posto nel mondo, né dal punto di vista professionale e nè da quello personale, e tutto questo gli genera ansia, angoscia, frustrazione e senso d Leggi tutto
una scrittura davvero accattivante per un romanzo davvero particolare, avrei organizzato la trama in maniera differente magari soffermandomi su alcuni personaggi in particolare che meritavano più spazio nel racconto
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