Sinossi
"All'età di diciannove anni, di mia iniziativa e a mie spese, misi insieme un esercito, grazie al quale liberai la Repubblica dal dominio dei faziosi." Così iniziano le "Res Gestae Divi Augusti", fatte incidere come suo testamento da Augusto ormai vecchio. Un testo minaccioso con il quale Augusto rivendicava la legalità della sua inquietante carriera politica. Ben diverso è il resoconto che ne dà Tacito, grande smascheratore del linguaggio politico: la devozione per il padre Cesare e la situazione politica di emergenza erano stati solo pretesti per la sete di dominio di Ottaviano Augusto che non esitò a schierarsi dalla parte dei cesaricidi, osò arruolare un esercito privato e lo mosse contro Antonio, ebbe quasi sicuramente una oscura parte nella morte dei due consoli in carica e alla fine puntò sulla capitale scortato dall'esercito vincitore. A diciannove anni, si fece attribuire la massima magistratura imponendo come collega un parente che era una semplice comparsa, liquidata fisicamente dopo poche settimane; atterrì, armi in pugno, il Senato imponendogli di avallare una procedura sfacciatamente incostituzionale; avviò, creando una inedita magistratura straordinaria - il "triumvirato" -, le più feroci proscrizioni. Questa la "marcia su Roma" di Gaio Giulio Cesare Ottaviano, figlio adottivo di Cesare, e futuro Augusto, il 19 agosto dell'anno 43 a.C.
- ISBN:
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- Pagine: 87
- Data di uscita: 16-04-2009
Recensioni
Interessantissima analisi storiografica. Pur nella sua brevita' (e' scritto tra l'altro molto bene), ricostruisce brillantemente uno dei pochi fatti storici che, a buon titolo, si puo' dire influenzera' i secoli, per non dire millenni, successivi: la presa del potere da parte di Gaio Giulio Cesare O Leggi tutto
Il voto a Canfora e alla sua capacità espositiva nonché acume investigativo sarebbe un 5/5 tondo, ma poi vedo che il libro sembra fortissimamente un estratto da un'opera più corposa (verificherò i capitoli di "Augusto figlio di Dio" dello stesso autore), perché manca di un'adeguata introduzione ed e Leggi tutto
Ogni potere gronda sangue. "Extortum invito senatu consolatum, armaque quae in Antonium acceperit contra rem publicam versa" (Tacito, 'Annales')
Citazioni
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