Sinossi
Ha nove anni Gábor quando segue il padre allo stadio, a Budapest, anche se non c'è nessuna partita da vedere. Non ci sono nemmeno gli spalti, solo un prato sconnesso e imbiancato dalla calce, e un esercito di volontari che hanno risposto all'appello del Partito. Sono lì per posare le pietre del nuovo Népstadion, che ospiterà le evoluzioni di Puskás, Bozsik, Hidegkuti, Kocsis, Czibor e degli altri formidabili giocolieri dell'Aranycsapat, la nazionale magiara che umiliò due volte i maestri inglesi. La "squadra d'oro" che subì una sola sconfitta in cinquanta partite, peccato che fosse la più attesa: la finale della Coppa Rimet del 1954. Non ci sarà una seconda occasione, perché di lì a due anni la Rivoluzione ungherese, repressa dai carri armati sovietici, finirà per spezzare quella squadra di campioni senza eredi. In un libro che è "una serie di storie nella Storia", Bolognini riannoda i fili che legano le sorti della Grande Ungheria alle sanguinose giornate di Budapest, seguendole con gli occhi candidi di Gábor, che trepida davanti alla radio per "il sacco di Wembley" e poi scende in strada con il proprio popolo per la libertà. Sentendosi anche lui, per un momento, come Nemecsek della via Pál, "piccolo soldato avventuroso che sembrava aver rinnegato la causa e invece era stato il più fedele " di tutti. Forse Gábor avrà tradito il Partito, ma non i suoi sogni. "Vorrei dire che questo è un libro bello come un film," scrive Gianni Mura nella prefazione "ma sono troppo tifoso dei libri per dirlo".
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 154
- Data di uscita: 22-09-2016
Recensioni
Pensate al calcio. Pensate all’Ungheria. Ok, se non siete appassionati dello sport col pallone a esagoni bianchi e neri (sì, perché fa snob non sapere nulla di calcio…), lasciate stare. Questa è la storia di un miracolo sportivo: la Honvéd e l’Ungheria di Ferenc Puskás. Una cosa paragonabile forse so Leggi tutto
Si legge come un romanzo questo saggio sulla Nazionale ungherese di calcio degli anni 50, che è stata forse la squadra più forte di tutti i tempi. Un affresco sportivo ma anche e soprattutto un ritratto storico degli anni dell'Ungheria comunista, terminata nella rivoluzione del 1956, soffocata dalla Leggi tutto
Sono un appassionato di sport e di storia e, soprattutto, di quei libri che testimoniano il legame e la connessione tra sport e storia (e viceversa). Proprio per questo ho trovato molto bello questo libro che ripercorre la storia della grande Ungheria di Puskas senza perdere d'occhio il contesto sto Leggi tutto
La storia siamo noi, meglio la storia è la nostra memoria. Ricordare può far male allo stomaco e anche emozionare. Sicuramente fa bene al nostro futuro. Nessun dubbio su questa squadra, ha perso una partita, e che partita, ma ha vinto le nostre lacrime di commozione. Da non perdere, perché è qui la Leggi tutto
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