

Sinossi
Siamo a Milano, negli anni di Expo. Dafne ha venticinque anni, studia medicina, è benestante, graziosa e giudiziosa, e ha un tale bisogno di essere amata da non voler capire che la sua relazione sta andando in pezzi. Davide è uno studente di ingegneria fisica al Politecnico, vive in periferia, ha la bellezza timida e inconsapevole di chi da bambino è stato grasso e preso in giro dai compagni di scuola. Dante ha quarant'anni, è un affascinante uomo d'affari, ricco e in apparenza senza scrupoli, capace di tenerezza soltanto con la figlia Diletta. Dafne, Davide e Dante non lo sanno, ma tutti e tre hanno in comune una cosa: stanno con lo stesso ragazzo. Si tratta di Christian: ex modello, bellissimo. Seduttivo, manipolatore, egocentrico, Christian ha in sé i mostri e la magia: è bipolare, e alterna picchi di irrefrenabile euforia a terrificanti abissi depressivi, trascinando nel suo mondo spezzato anche Julian, il fratello adolescente, per cui prova un affetto eccessivo, quasi soffocante. Christian catalizza e amplifica come un prisma i desideri di Dafne, Davide e Dante, e le vite di questi quattro personaggi finiscono per intessersi così fittamente che nemmeno al momento della verità - e alla caduta che ne consegue - riusciranno a slegarsi.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 352
- Data di uscita: 23-01-2018
Recensioni
Tento di avere un approccio ragionato e razionale al commento di questo romanzo ma mi scontro con l'impossibilità oggettiva di giudicare senza un velo (o una coperta di pile) di sentimentalismo qualcosa che per intensità di emozione e sentimento ha somigliato molto più a, tipo, il primo amore import Leggi tutto
Intervista: https://youtu.be/ISvv8ZvhYNg
Non è fondamentale averlo nella propria libreria mentale. Un triangolo di disfattisti, egocentrici e autolesionisti emotivi articolato in una storia banale, tenuta insieme da pensieri pseudo-filosofici degni di Tumblr. Scusate ma chi ha avuto a che fare dal vivo con la merda descritta nel libro non ha Leggi tutto
Non so se sono io che ho divorato il libro o il libro che ha divorato me. Splendido e trascinante.
"disgelo" è stato un pianto continuo non so cosa farne della mia vita ora che l'ho finito
Penso che uno dei segni indiscutibili che indichino la bravura di un autore/un'autrice sia la sua capacità di fare apprezzare ai lettori aspetti (di contenuto o forma) che non hanno mai gradito. A me è successo, per la prima volta, con questo libro. Quando ne fu annunciata l'uscita, lo misi subito in Leggi tutto
la mia domanda sorge spontanea… come si supera adesso questo libro?!?! come farò senza 🧍🏼
Fermo restando che per me le migliori parole per spiegare perché è bello questo libro vengono proprio dal libro stesso (ovvero perché "ha dentro i mostri e la magia" ), ecco cosa mi è piaciuto al punto da farmi tirare le due del mattino nonostante l'incubo della sveglia per andare in ufficio il giorn Leggi tutto
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