Sinossi
In una incantevole Trieste fine Ottocento, vivificata dall'aria mitteleuropea e dalla bora dell'irredentismo, si muovono, aggraziate, e come consapevoli di un loro tragico destino, le quattro sorelle Wieselberger. Appartengono a una della buona società: la madre è una tranquilla signora, che si divide tra la casa di città, odorosa di cera e di pulito, e la grande casa di campagna, con giardino, orto e vigna; il padre è uno stimato musicista, che dirige con autorità affettuosa sia la famiglia che l'orchestra dei "dilettanti filarmonici". Narrando la loro storia, che è poi quella della sua ramificatissima famiglia, Fausta Cialente racconta mezzo secolo di storia. Integrando la memoria con la fantasia e cogliendo i nessi espliciti e sotterranei tra vita privata e pubblica, tra individuo e storia, «Le quattro ragazze Wieselberger», vincitore del Premio Strega nel 1976, porta a compiuta maturità umana ed espressiva l'attività di scrittrice svolta dalla Cialente nell'arco di quarant'anni e realizza il senso, più segreto e vero, della sua vocazione artistica.
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- Pagine: 270
- Data di uscita: 18-10-2018
Recensioni
Questo libro mi ha entusiasmato da principio e poi invece mi ha deluso. Mi ha entusiasmato per il bellissimo ritratto che fa della Trieste di fine Ottocento, per il ritratto affettuoso e malinconico della famiglia Wieselberger e del loro spavaldo, irriducibile irredentismo. Nella prima parte questa
Bel libro più che su una famiglia su una serie di donne del secolo scorso... Nonostante l'irredentismo appassionato che potrebbe farle credere se non rivoluzionarie almeno ribelli, sono due prudenti signore borghesi che accettano l'ordine e i limiti della loro classe e nonostante le tristi esperienze Leggi tutto
Romanzo autobiografico, vincitore del Premio Strega nel 1976, inizia raccontando la vita serena ed ovattata di quattro sorelle appartenenti ad una famiglia irredentista della media borghesia triestina, verso la fine del diciannovesimo secolo. Con un linguaggio lieve e aggraziato ma appassionato, ci a Leggi tutto
Radical chic/virtue signaling ben scritto.
É il primo libro di Fausta Cialente che leggo e l'ultimo romanzo autobiografico composto da questa scrittrice che scopro avere origini aquilane (la mia città). É una bella scrittura la sua, capace di restituire al lettore immagini vivide e reali di un tempo lontano, capace di intrecciare e riconnett Leggi tutto
Onestamente ho pensato a lungo a come descrivere questo libro, a chi poterlo consigliare. È un memoir ma è anche un romanzo autobiografico, passa dalla terza persona alla prima. Ci porta dalla Trieste di fine Ottocento, l'odore del mare portato dal vento sui balconi, il walzer e le orchestre, il merc Leggi tutto
Il titolo è fuorviante, le “quattro ragazze” saranno solo personaggi di passaggio, figure che ruotano attorno alla protagonista che racconta la sua vita. M’è dispiaciuto proprio questo, c’era poco delle ragazze e di Trieste, poca cura nel raccontare la loro vita. Poteva essere un’interessante autobi Leggi tutto
Citazioni
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