Servabo
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Sinossi
«Scritta sotto il ritratto di un antenato mi colpì, quand’ero piccolissimo, una misteriosa parola latina: servabo. Può voler dire conserverò, terrò in serbo, terrò fede, o anche servirò, sarò utile». Queste parole, che spiegano il titolo del libro, riassumono anche il significato di cinquant’anni di vita, raccontata «per riordinare nella fantasia dei conti che non tornano nella realtà». Omaggio a mezzo secolo di storia che volge al tramonto, quest’autobiografia rivela un volto dell’autore che ai più risulterà inedito: perché è quello di un uomo per il quale la politica è innanzitutto un’esperienza etica profonda e il riflesso di un’intensità intellettuale e umana che poteva esprimersi (come qui si esprime) anche col linguaggio di una scrittura letteraria di rara qualità. Dai ricordi della prima giovinezza all’esperienza della guerra, che ha deciso del suo futuro e formato il suo modo di agire «politico»; dagli entusiasmi alle prove più dure anche della vita privata, la sorvegliatissima confessione dell’autore, particolarmente difesa col pudore e quasi col silenzio proprio là dove ci aspetteremmo la rivelazione di fatti che hanno avuto una grande incidenza pubblica, ci offre il ritratto di un uomo sempre fedele a se stesso e portato a filtrare con l’orgoglio dell’ironia le riuscite e le sconfitte.
- ISBN: 8833906108
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 101
- Data di uscita: 13-05-1991
Recensioni
"Non cesserò di pensare che i mondi sono due ma imparerò che la linea divisoria non è segnata su alcun atlante e passa fin dentro il cuore dell'uomo. Stare da una parte diventerà più complicato ma più necessario." (p. 66) "Non c'è in un'intera vita cosa più importante da fare che chinarsi perché un a Leggi tutto
"Non avevo da ragazzo nessuna attitudine particolare", cellò! "Per spirito di contraddizione preferivo i perdenti", cellò! "Sono stato abituato male", cellò! Ok, basta così. "Ma non mi dispiaceva aver perso i miei privilegi, forse perché sapevo che i privilegi si accantonano ma non si perdono mai." Serva Leggi tutto
Senza infamia e senza lode. Sembra la sinossi in prima persona di un bel libro. Lo si finisce in un'oretta e non lascia nessuna emozione così forte da non dimenticarla nel giro di un paio di minuti.
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