

Sinossi
Non si fa che parlare dell'ELP, l'Esercito di Liberazione del Pianeta. Il vicequestore Rocco Schiavone guarda con simpatia mista al solito scetticismo ai gesti clamorosi di questi disobbedienti che liberano eserciti di animali d'allevamento in autostrada. Semmai è incuriosito dal loro segno di riconoscimento che si diffonde come un contagio tra ragazze e ragazzi. La vera violenza sta però da un'altra parte e quando Rocco viene a sapere di una signora picchiata dal marito non si trattiene, «come una belva sfoga la sua rabbia incontenibile»: «un buon suggerimento» per comportamenti futuri. Solo che lo stesso uomo l'indomani viene trovato ucciso con un colpo di pistola alla fronte. Uno strano assassinio, su cui Schiavone deve aprire un'inchiesta da subito contorta da fatti personali (comici e tragici). Per quanto fortuna voglia che facciano squadra clandestinamente anche i vecchi amici senza tetto né legge di Trastevere, Brizio e Furio, che corrispondono al suo naturale sentimento contro il potere. Nel caso è implicata una società che sembra una pura copertura. Ma dietro questa copertura, qualcosa stride e fa attrito fino a bloccare completamente Rocco sull'orlo della soluzione del caso. Intanto crescono in aggressività gli atti dell'ELP fino a un attentato che provoca la morte di un imprenditore di una fabbrica di pellami. Indagando, Rocco si rende conto che forse, dal punto di vista della sensibilità ambientale, sullo stabilimento non c'è molto da ridire. Ma perché i «simpatici» ambientalisti sono giunti a tanto? ELP è particolarmente narrativa e mette sotto un unico segno due casi e due inchieste. Le riunisce lo sfondo di calda attualità sociale. Anche il brusco vicequestore è più ombroso e stanco, sente più acutamente quanto importante sia l'amicizia, e deve investire nell'indagine tutta la sua irruente e sincera passionalità, e tutta la tenerezza della sua invincibile malinconia.
- ISBN: 8838945497
- Casa Editrice: Sellerio Editore Palermo
- Pagine: 436
- Data di uscita: 06-06-2023
Recensioni
Manzini tu ringrazi noi lettori, io ringrazio te per le piacevoli, anche se poche, ore di lettura. Per favore non mandare in pensione Schiavone o peggio farlo morire. Grazie
"Negare il passato, oppure stendere una mano di bianco a coprire, giustificare le scelte dovute alla giovane etá o all'ingenuitá del momento. Non prendersi le responsabilitá significa restare dei bambini, non crescere mai, significa poter sempre andare da un padre e dire: non era colpa mia, non vole Leggi tutto
Nostalgico, malinconico piú che mai. Rocco Schiavone è sempre piú umano, sempre piú vero, nella lotta fra gli ideali e la miseria umana
"La corazza faceva acqua da tutte le parti, piena di buchi che il tempo, come un tarlo lento e silenzioso, aveva prima aperto e poi allargato. Non le reggeva più queste situazioni, una volta osservava la scena con freddezza, adesso ci si ritrovava invischiato dentro, e il dolore degli altri diventav Leggi tutto
Come nel libro precedente con protagonista Schiavone, anche qua si dà più spazio alle vite dei co-protagonisti (stavolta tocca a D'Intino in particolare, ma non solo a lui) che a quella del vice questore, che resta un pò in secondo piano: anche in questo libro si capisce che piano piano (ma molto pi Leggi tutto
Manzini non sbaglia un colpo. Rocco indaga su uno strano attentato dinamitardo e tutti gli indizi portano ad un sedicente Esercito di Liberazione del Pianeta (ELP). Ma il fiuto del vicequestore lo porterà su altre piste, portandolo anche a scontrarsi, come di consueto, coi superiori (dott. Costa comp Leggi tutto
L'ho divorato, ma ho divorato tutti i libri con Schiavone protagonista. Credo che insieme a 07-07-2007 questo sia il più intenso da un punto di vista dello scavo dei personaggi. L'ho chiuso col dubbio che fosse l'ultimo della serie e ovviamente mi auguro di no. Questi personaggi escono dal libro, mi Leggi tutto
Ho la sensazione che sia l’ultimo libro su Schiavone, più che altro perché non si può continuare a scendere e l’arco del personaggio continua a farlo. La trama anche troppo complicata, qualche scivolone sintattico (c’è sempre, bacchetterei l’editor) ma in fondo è sempre come trovare un amico pieno di Leggi tutto
Riesce a stupirmi ancora una volta!
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