

Sinossi
Nel mondo che conosciamo l'idea di futuro è ipotecata dalle carenze e dalle paure del presente. Sul futuro proiettiamo speranze di riscatto e attese di progresso; dal futuro temiamo qualche apocalisse. Forse, però, esiste un modo meno pregiudicato di guardare al tempo che verrà, liberandolo dai tanti chiaroscuri che finora si sono rivelati solo dei gravami, senza propiziare o sventare alcunché. Dopo tutto, il mito del futuro è speculare a quello delle origini. Da antropologo, Marc Augé ha dimestichezza con una pluralità di luoghi e di tempi, e proprio per questo sa riconoscere i nonluoghi e il nontempo che ogni giorno attraversiamo. Chi, come lui, è abituato a confrontarsi sia con la pienezza sia con la bassa intensità di senso, ragiona sul futuro da una prospettiva diversa: è l'eccesso di visione, di rappresentazioni precostituite che impedisce di concepire il cambiamento a partire dall'esperienza storica concreta. Con un vero colpo d'ala, Augé coniuga scienza e futuro, ossia rimette in onore l'aspetto della scienza che più si discosta dalla tracotanza e dalla dismisura, e dai loro guasti planetari. Solo la sistematica messa in dubbio delle nozioni di certezza, verità e totalità permette infatti di rompere il cerchio magico che appiattisce l'avvenire su un eterno, allucinato presente.
- ISBN: 8833971228
- Casa Editrice: Bollati Boringhieri
- Pagine: 134
- Data di uscita: 15-03-2012
Recensioni
Auge, at least in this book, does not present a distinguishable authoring style that you can get used to. This makes the reading experience particularly difficult. In addition to that, he gives no references and when he gives, it is very difficult to understand what they are or refer to anyway. If fe Leggi tutto
Lettura abbastanza difficoltosa, almeno fino alla metà del libro, per la forma non proprio lineare ed il protrarsi di argomenti non sempre strettamente inerenti che l'autore poteva risolvere con delle sintesi più efficaci. D'altronde è indispensabile leggere tutta questa lunga premessa per capire la Leggi tutto
Lo tenia por ahí, ni me acuerdo de cuando lo compre. Me decidí a leerlo porque es corto. Y menos mal, porque menuda perdida de tiempo. Un capitulito sobre la diferencia entre "porvernir" y "futuro", otro sobre Madame Bovary, otro sobre el mismo... Auge seguramente ventilo esto en una tarde, porque v Leggi tutto
Interesting, but also depressing. More later.
Augé philosophizes on a wide variety of subjects, from anthropology and ethnology to the current global state and the way we construct perceptual futures. There are some salient ideas and the book is overall an enjoyable one. The narrative is however somewhat jutted (perhaps due to the translation?) Leggi tutto
Citazioni
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