

Sinossi
Incredibilmente mai tradotto in italiano, W.S. Merwin è stato uno dei più importanti e celebrati poeti americani del secondo dopoguerra. Buddhista praticante nonché sostenitore dell'ecologia profonda (deep ecology), ha vissuto dalla fine degli anni Settanta in una piantagione di ananas alle Hawaii accuratamente riportata al suo stato originario di foresta pluviale. Nel corso dei decenni ha ricevuto un'infinità di premi e riconoscimenti. Grazie a questo volume, che raccoglie una selezione* dell'antologia The Essential W.S. Merwin, a cura di Michael Wiegers e magistralmente tradotta da Chandra Candiani, è possibile immergersi nell'evoluzione poetica di un autore prolifico per più di sessant'anni. Si comincia così con l'apprezzare i primi, potenti e allusivi componimenti, spesso influenzati da miti classici, storie bibliche, ballate medievali, e ancora palesemente ancorati a una struttura compositiva tradizionale riflettente lo stile formale del tempo, per giungere alle poesie della maturità, in cui la punteggiatura si fa elusiva, esponendo immediatamente i versi a una miriade di interpretazioni. Come dice Chandra Candiani nella nota alla sua traduzione, "[la poesia di Merwin] ha fatto appello a una parte di me che sa che la poesia è pensiero in trasformazione, accompagna l'evolversi della nostra posizione di fronte o in mezzo al mondo e al non visibile" ove la trasformazione del pensiero è propria della varietà dei temi trattati. I soggetti dei componimenti di Merwin sono molteplici come la tecnica poetica da lui adoperata: per enuclearne solo alcuni, evidenziamo la protesta contro le guerre e contro i danni che si stanno infliggendo al pianeta, la fluidità dell'identità, l'onnipervasivo concetto di perdita, o anche la confusione che deriva dall'invecchiamento. Manifesti sono il fascino per il linguaggio e un senso di ammirazione per tutto ciò che è inafferrabile, acuta la coscienza di una privazione imminente, e costante la connessione con i regni naturali e invisibili. Nel complesso, tutte le sue poesie trasmettono un senso di atemporalità che le rende di immediato impatto e ne sottolinea l'urgenza. È sufficiente scorrere le pagine di questo volume, fermandosi qua e là, per assaporare l'ampiezza del suo talento e lasciarsi pervadere dall'efficacia delle sue parole. (*la pubblicazione del secondo tomo, che completerà l'opera, è prevista per il 2023)
- ISBN: 1280340134
- Casa Editrice: Ubiliber
- Pagine: 184
- Data di uscita: 14-04-2022
Recensioni
There were a couple of Merwin poems I loved already before I picked up this book ("For the Anniversary of my Death" and ("Yesterday"). I loved them for the perfect music of those unpunctuated lines, for the interrupted breaths of his line lengths and the subtle caesuras, and for the poet's willingne Leggi tutto
Het rond de pot draaien, ik kom er niet onderuit. Als ik niet op een woord kan komen, of ik kom niet uit mijn woorden, improviseren is de strohalm waar ik naar grijp. Is dat vervelend? Ja. Is het leuk? Niet onmiddellijk, maar soms wordt het dat wel in de loop van de improvisatie. Dan kom je erachter Leggi tutto
4.5 lots of lovelies and lots of similar poems but more lovely than not
Another disappointment ... while it was exciting to experience Merwin's transition from traditional free verse to what would become his reputable unpunctuated style which, sure, was considered experimental at that time, it became dry real quick when no experimentation followed that up. Every single
In my 65 years I've read almost everything I could find with very few exceptions. One of those exceptions is poetry, other than some old narrative poetry such as Homer or Dante. But when William Merwin died several weeks ago, I thought it might be an opportunity to make a serious attempt at enjoying Leggi tutto
Merwin, that's all need be said.
The old saying goes when in Rome, do as the Romans do. That may still hold true, but when I’m in Paris, I include a stop at Shakespeare and Company, the legendary bookstore close to the Seine. It’s no longer located where Sylvia Beach hosted Pound, Joyce, and a host of others, but it’s close enough Leggi tutto
I had never read Merwin before this mostly because the scope of his output was intimidating to me. This collection made it possible for me to watch his idiosyncratic style germinate and bloom -- without having to live through the whole second half of the 20th century myself. So right off the bat, I
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