UN FIGLIO DEGLI ANNI TERRIBILI
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Tradotto da: DOLORES MUSSO
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Sinossi
Il 7 agosto 1921 moriva a Pietroburgo Aleksandr Blok. Proprio il giorno prima era arrivato il passaporto con cui il poeta si accingeva a lasciare la Russia. Tra le persone che parteciparono alla veglia funebre c’era anche una giovane Nina Berberova che di lì a poco sarebbe emigrata in Occidente. Negli anni Quaranta la scrittrice, esule in Francia, rese omaggio a una delle voci più rappresentative del tumulto di un’epoca con una monografia fitta di ricordi diretti, dove viene evocata non solo la storia di Blok e della sua arte, ma anche la metamorfosi di un mondo intero, proiettato verso un futuro di radicali cambiamenti. Berberova racconta di Blok e dei suoi successi, dell’amore per la moglie Ljuba, delle altre donne amate, della controversa amicizia con Andrej Belyj, del passaggio da osservatore distaccato della rivoluzione a suo sostenitore; ma nello sviscerare l’uomo, illumina di luce variamente intensa – azzurra, rossa al tramonto e poi più smorta e gelida – la città dove è nato il poeta che è anche la sua: Pietroburgo patria di Puškin, fiabesca capitale sulle rive della Neva, destinata a cambiare nome e a lasciare posto a «una città con altre lotte, altre forze, altre speranze». La scomparsa di Blok, uno dei maggiori poeti russi del Novecento, rappresenta una cesura. Scrive Nina Berberova: «Sentivamo tutti, in quel momento, la fine di una vita, la fine di una città, la fine di un mondo. I giovani che circondavano il feretro comprendevano che quel giorno forse era per loro un inizio. Come Blok e i suoi contemporanei erano stati ‘i figli degli anni terribili’, noi diventavamo ora i figli di Aleksandr Blok».
- ISBN: 8823526051
- Casa Editrice: Guanda
- Pagine: 184
- Data di uscita: 14-10-2021
Recensioni
After finishing, I read in the translator's notes that this is more an informal biography. Nothing could be truer. The first half of the book seems more like literary criticism regarding the Symbolist movement in early 20th Century Russia than a biography on Aleksandr Blok. The first half of the boo Leggi tutto
the aleksandr blok biography volume 1 finishes off with the kuzmin quote. ‘and why not get drunk sometimes, since life has turned out the way it has: there are moments when knowing something terrible and tragic comes quite close and a keen wind blows through the soul; and others when ‘life is so li Leggi tutto
Un po' frettoloso. Avrei voluto amare Blok, ma ne esce fuori una figura meschinella. Blok ha cambiato la poesia russa, il verso russo. Forse dopo Lomonosov e Puskin è il più importante, ma il mio russo non è all'altezza per leggerlo in originale e non ne percepisco la grandezza. Bella la parte final Leggi tutto
Для такого читателя как я -- незнакомого ни с жизнью Блока, ни с его произведениями, ни с литературными течениями конца XIX начала XX веков, книга Берберовой -- хороший вводный материал во все эти темы. Похоже что её экспертиза по Блоку оспаривается некоторыми -- даже если это так, дух того времени, Leggi tutto
No, actually it was The sacred mountain by Alexandre Blokh aka Jean Blot, but darling GR is wanting in the topic. No matter. It was hard to swallow, an essay but not very uplifting. Meh.
Isn’t it wonderful when one great writer writes a biography of another great writer? I remember visiting Blok’s home in St. Petersburg. I desperately regret not being able to read his poems in Russian.
Citazioni
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