copertina Idea del teatro

Idea del teatro

Acquistalo

Sinossi

«Urge che il teatro ritorni a essere qualcosa di vivo, di forte, che turbi i cuori inerti: una doccia al servizio dell'igiene morale», scriveva José Ortega y Gasset nel 1930. Un teatro che non esitava a definire "ultramondo", "ultravita", dov'è possibile «convertire se stessi in irrealtà»; l'altro mondo per eccellenza. Ma oggi, almeno in Occidente, osservava l'autore, «non c'è quasi niente che non sia in rovina...»: il teatro in forma, quello di Eschilo, Sofocle, Aristofane, oppure quello di Shakespeare e Ben Johnson, Lope de Vega e Calderón, o ancora quello di Corneille e Racine, di Goethe e Schiller, o della Commedia dell'Arte napoletana, non esiste più. Se «la città moderna non produce, consuma», anche il teatro si è infine consumato. L'uomo-massa di Ortega è divenuto uomo mass-media, dove «il mondo virtuale-irreale e fantastico del teatro, alternativa al mondo della realtà vista come un contorno imposto, come rigida circostanza», è soppiantato da un ultramondo prefabbricato, globalizzato e mediatico. Alla tv-spazzatura, osserva Francesca Falchi nella Prefazione, corrisponde oggi il teatro-spazzatura, che assolda critici per sostenere un nulla che si crea e che non si può distruggere, non perché il flusso sia continuo, ma perché il nulla inteso come assenza radicale di idee è indistruttibile.

  • ISBN: 8876980415
  • Casa Editrice: Medusa Edizioni
  • Pagine: 116
  • Data di uscita: 31-10-2006

Dove trovarlo

€13,00

Recensioni

Al momento non ci sono recensioni, inserisci tu la prima!

Aggiungi la tua recensione

Citazioni

Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!

Aggiungi citazione

Eventi

Nessun evento disponibile al momento

Tutti gli eventi

Ancora alla ricerca del libro perfetto?

Compila uno o più campi e lo troverai