

Palline di pane
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Sinossi
«Di Paola Mastrocola avevamo già letto La gallina volante e apprezzato la leggerezza della scrittura. Oggi leggiamo Palline di pane e ritroviamo la stessa facilità e incanto.»
Angelo Guglielmi, l’Unità su Palline di pane
«Divertente maestra del sospetto, Paola Mastrocola mette in guardia contro le idee sbagliate che pretendono di essere le più giuste, contro i sempre nuovi convenzionalismi.»
Lorenzo Mondo, La Stampa
«L’unica nostra scrittrice capace di una comicità deliziosamente coinvolgente.»
Giulia Borgese, Corriere della Sera
Agosto. Emilia, fotografa quarantenne, parte per le vacanze in Sardegna. Un marito in India per lavoro, una bambina di sei mesi che patisce il mare, un figlio undicenne che, fortemente determinato a isolarsi dall'«umanità coetanea» per rivendicare il diritto a una felicità tutta sua, passa il tempo a pescare e a fabbricarsi le esche impastando palline di pane. L'unico aiuto potrebbe essere la nuova baby-sitter: ma è un'enigmatica ragazza che arriva all'ultimo dal Portogallo, non sa una parola di italiano e si porta dietro un'inverosimile macchina da cucire Singer a pedali. La vacanza inizia. Solito posto, soliti amici. Di qui una serie di situazioni buffe e di reazioni imprevedibili, che s'insinuano tra le chiacchiere in spiaggia e scardinano certezze e opinioni comuni, forse un po' troppo comuni e conformiste...
«Paola Mastrocola racconta con brio e spigliatezza, ama la poesia e gioca con le parole, onora la virgola e l’ipotassi, cesella i dialoghi.»
Luciano Genta, La Stampa
«Ci si lascia sorprendere dallo snodarsi agile della storia, dalle sue allegre ’impennate’ e allo stesso tempo si ammira la leggerezza della scrittura, la sua apparente facilità, il suo rifarsi con sorridente e voluta soavità agli stilemi della narrativa favolistica.»
Margherita Oggero, La Stampa
- ISBN: 8860882958
- Casa Editrice: Guanda
- Pagine: 242
- Data di uscita: 16-10-2010
Recensioni
Un libro non certo comune, che invita a pensare. A fermarsi e pensare. Pensare alle imposizioni della società, a cosa ci fanno credere vada bene e a cosa può sembrare anomalo o strano. Ci sono dei passaggi veramente belli. Credo che sarebbe interessante rileggerlo un giorno se diventerò mamma, potre Leggi tutto
La protagonista di questo romanzo è una donna che ad agosto va in vacanza in Sardegna assieme ai figli (il marito è all'estero per lavoro) e una strana babysitter portoghese che non fa altro che cucire e piangere. Badare ai figli è impegnativo, distrae dai pensieri, fa sentire spesso inadeguati. Spec Leggi tutto
Begli scorci, bei passaggi, belle idee. Questo mi porterò dietro di “Palline di pane”. Di certo non mi porterò dietro, anzi, sono felice di aver abbandonato, l'antipatia di Emilia, la protagonista del romanzo, che mi dà l'impressione di un'eterna inconcludente che fa propria una delle frasi del libr Leggi tutto
Un libro di pensieri. Buona parte di quello che Emilia, la protagonista, ci fa vivere in questo romanzo passa attraverso i suoi pensieri. Emilia parte per le ormai solite vacanze in Sardegna con suo figlio di 11 anni, la bambina piccolissima di pochi mesi e una baby sitter del Portogallo che non spi Leggi tutto
Letto sull'ondata di entusiasmo di "Una barca nel bosco" e "Passione ribelle", questo libro mi è sembrato abbastanza inutile... L'ho trovato poco interessante, non mi ha fatto sorridere, come era avvenuto con gli altri, e non mi sono piaciuti i personaggi...insomma, non lo rileggerei...
non mi piaceva molto, penso che sia un libro dov'è non c'è veramente una trama - una donna va in vacanza con suoi figli e una babysitter, ma queste vacanze erano come ogni anno (ha detto questo) e non successa molto per me, era troppo noioso da leggere, ma mi piace come è scritto
Imparo a conoscere sempre più questa autrice. Un libro che sicuramente m'è piaciuto meno della gallina volante, ma che rassicura, conforta e fa sentire meno soli.
La Mastrocola una garanzia
Della Mastrocola avevo già letto "Che animale sei?" che non mi aveva particolarmente colpito. Invece con questo libro sono rimasto piacevolmente sorpreso. La lettura è molto fluida e scorrevole. L'autrice sa scrivere in un italiano veramente splendido, che coniuga parole antiquate ormai in disuso a neo Leggi tutto
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