Sinossi
"Sklovskij diceva che era un campione, Jakobson diceva il più grande poeta del Novecento, Tynjanov diceva una direzione, Markov diceva il Lenin del futurismo russo, Ripellino diceva il poeta del futuro, e avevan ragione, secondo me, tutti, però avevano torto, anche, secondo me, e avevano torto perché, secondo me, Chlebnikov è molto di più." (P. N.)
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- Pagine: 86
- Data di uscita: 17-06-2009
Recensioni
Considero la pubblicazione di questa raccolta da parte di Quodlibet e Nori un'opera meritoria ma insufficiente. Meritoria perché ha tolto un po' di polvere al nome di Chlebnikov prendendo le sue poesie dal fondo della pila e riportandole alla posizione che meritano, insufficiente perché chi come me Leggi tutto
"E' piacevole vedereUna piccola Rusalka ansante, Arrivata dal bosco strisciando, Che cancella diligentemente, Con mollica di pane bianco,La legge della gravitazione universale." Una piacevole scoperta, questo libricino di poesie di Chlebnikov, che ho portato con me tutto il mese. Leggendo una poe
+ me ne sono piaciute una decina. Stile "libero", ma particolare. - manca un apparato critico che consenta di comprendere appieno la poetica dell'autore. È un "assaggio" - come sostiene il curatore Nori - delle poesie più semplici. Spero segua una raccolta più ampia, corredata di un degno apparato c Leggi tutto
47 poesie facili e una difficile. In realtà nessuna è proprio semplice, ma alcune sono molto stimolanti e godibilissime. Molto interessante, anche se a tratti un po' troppo tecnica, la postfazione di Paolo Nori curatore del volume.
Alcune poesie le ho trovate memorabili, altre sinceramente non le ho capite. Comunque m sono divertita
La leggerezza di un vento freddo, russo, che non finirà mai.
Poco, mi serve Una crosta di pane, un ditale di latte, e questo cielo e queste nuvole.
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Citazioni
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