

Sinossi
Edoardo Rubessi è un genetista di fama mondiale, un probabile premio Nobel. Quando, dopo trentacinque anni trascorsi negli Stati Uniti, torna nella sua Torino, tutti lo accolgono come colui che ha il potere di cambiare il destino dei bambini malati: tutti tranne il vecchio. Il vecchio è un uomo venuto dal passato, da quegli anni di piombo che Edoardo credeva di aver lasciato dietro la porta chiusa di una vita precedente. Ma basta una minuscola fenditura nel legno di quella porta perché il dolore e i misteri imprigionati per decenni escano in un soffio violento che investe Edoardo, e che fa vacillare la fiducia che sua moglie, Susan, ha sempre avuto in lui. E sarebbe bello poter liquidare il vecchio con una battuta, dire che è solo un mitomane, ma Susan non ci casca: il vecchio ha lo sguardo di chi sa farsi ubbidire, lo sguardo di un Lagerkommandant, e Susan quel lager domestico, quell'orrore alle porte di casa dovrà esplorarlo mattone per mattone prima di scoprire chi è veramente suo marito. Dopo «Le colpe dei padri», Perissinotto torna a proporci un nuovo viaggio tra le rovine del nostro passato recente, a farci esplorare le memorie rimosse: perché i lager non si sono chiusi nel 1945 e il crudele gioco di vittime e torturatori è continuato a lungo, troppo a lungo.
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- Pagine: 295
- Data di uscita: 27-02-2018
Recensioni
"... fare il bagno era più bello ancora. L'acqua era più calda, anche se dipendeva dal turno. Ci mettevano in fila e ci lavavano a turno nelle vasche, a due o tre per volta. Se eri in fondo alla coda, l'acqua era fredda e marrone. Ma non importava: io mettevo la testa sotto e tutto il mondo scompari Leggi tutto
Lo stesso Perissinotto, nell'introduzione a questo romanzo, ammette che si tratta dell'ennesima storia sugli anni di piombo, tematica già presente in altre sue opere. In questo caso, la vicenda è raccontata in modo completamente diverso. Un genetico di fama internazionale torna a Torino dall'America Leggi tutto
Lo spoiler nel titolo, argh La specificità dell'Autore Italiano, quello che me ne tiene lontano: il raccontare ombelicale, ha prodotto un altro libro. La prima persona, che se non sei un mago della penna, è imbarazzante. Qui c'è la capacità di mettere in fila una storia che unisce terrorismo (quello Leggi tutto
All'età di 12 anni era stato organizzato un mio viaggetto dal paesello natio a Torino, in occasione delle vacanze estive. Poco prima di partire, però, il viaggio fu annullato perché a Roma venne ritrovato il cadavere di Aldo Moro: i miei zii piemontesi sconsigliarono allora la mia visita a causa del Leggi tutto
Sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo romanzo, letto per un concorso letterario. Nonostante non sia un vero e proprio giallo, in quanto il mistero sulla vita del dottor Rubessi viene svelato senza difficoltà e non c'è mai una vera e propria indagine, l'intreccio è appassionante e tiene incol Leggi tutto
Più degli orrori manicomiali o della stagione del terrorismo(che a mio avviso non interessa più a nessuno) mi ha impressionato l'atteggiamento della moglie americana. Comunque un testo pesante e opprimente.
purtroppo, non coinvolgente quanto altre opere dell'autore, che è tra i miei preferiti. Peccato.
good and thriller. Italy 1970-1990, dead of terrorism. Actor teacher and doctor of genetics
Sicuramente un libro da leggere, ma ogni volta che finisco un suo libro ho la sensazione che avrebbe potuto essere meglio, che manca qualcosa per definirlo imperdibile.
Citazioni
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