

Sinossi
Nel vuoto della quarantena, la bora pulisce l'aria, il mondo è sfebbrato, respira. La casa miagola, geme, rimbomba come un pianoforte pieno di vento mentre la città stessa vibra come un sismografo su linee di faglia. E un mattino Rumiz sale per una botola fin sul tetto, che diventa il suo veliero. Lì il suo sguardo si fa aeronautico, gli spalanca la visione della catastrofe e allo stesso tempo del potenziale di intelligenza e solidarietà che può ancora evitarla. Gli svela un'Europa col fiato sospeso, dai villaggi irlandesi alle isole estreme delle Cicladi, dalle valli più segrete dei Carpazi al lento fluire della Neva a Pietroburgo. Milioni di persone che vegliano, incerte sul loro futuro. Gli affetti veri sono resi più vicini dalla forzata lontananza, e si scrive a chi si ama come soldati in trincea, mentre il virus accelera la presa d'atto di un processo che obbliga a riprogettare il proprio ruolo di cittadini in un mondo diverso. Della clausura Paolo Rumiz tiene un diario che entra sotto la pelle della cronaca, per restituirci il cuore di una grande mutazione, al termine della quale non saremo più gli stessi.
- ISBN: 8807034107
- Casa Editrice: Feltrinelli
- Pagine: 128
- Data di uscita: 18-06-2020
Recensioni
Un diario della "quarantena" vissuta nella primavera del 2020, il mondo affronta un'emergenza a cui non si era preparato e in Italia le persone rimangono chiuse in casa con possibilità di uscire veramente ridotte. È in questo contesto che l'autore, quasi giornalmente, scrive pensieri e riflessioni, Leggi tutto
Leggere delle riflessioni sul primo lockdown fa quasi tenerezza... Ci aspettavamo tanti cambiamenti del genere umano e invece direi che siamo peggiorati. E' difficile dare un voto ai pensieri di una persona, io però li ho trovati un po' confusi, senza una presa di posizione certa.
Sono di parte, amo lo stile di Paolo Rumiz. Lo trovo affine ai miei stati d'animo e mi coinvolge sempre. Amo Trieste per interposta persona e per brevi soggiorni. Durante la pandemia chi avrà saputo trovare spunti come i suoi potrà dire "un momento duro ma ho saputo interpretarlo"e spero che siano i Leggi tutto
Emotivamente vivo, ha ottimi spunti di riflessione. Attuale anche senza il tema della pandemia.
"Che colpo di fortuna. Ho scoperto di avere un veliero per uscire in mare quando voglio, in barba alla quarantena. Ha una tolda ampia e articolata, irta di cavi, camini e antenne, ma libera e impercettibilmente convessa come la coperta di un galeone, da cui si gode una grandiosa vista sul mare. E' i Leggi tutto
" ... La quarantena sta per finire e io ho già paura del mondo. Paura di uscire, paura che non cambi nulla. Che la gente, invece di rallentare, acceleri ulteriormente per recuperare il tempo perduto. Paura che tutto resti come prima, anzi peggio. ... " Parole profetiche come non mai, in molti abbiamo Leggi tutto
Racconto intimo dei giorni del COVID, l'arguzia e la profondità di pensiero di Rumiz sono intonate. Ho trovato però un po' dispersive alcune parti. alcune riflessioni, che condivido, ma portate avanti in modo poco organico.
Tantio belli gli aneddoti e i racconti quanto stucchevoli le paternali e i pipponi politici. L’ho letto alle soglie di un secondo probabile lock down e non ci ho trovato una visione. Nella media, senza imfamia né lode.
Assolutamente da leggere. Quello che la pandemia e il periodo di quarantena avrebbero potuto insegnarci: un'occasione di riflessione sul mondo di oggi è sul mondo che vorremmo per il futuro. "Saprò tornare alla normalità Oppure è la normalità il problena"
Citazioni
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