Sinossi
"Se non avete mai letto Orazio (65-8 a. C.), la sbalorditiva modernità di Roma e della civiltà classica non vi è stata ancora rivelata per quanto merita. I suoi versi raccontano le opere e i pensieri di una febbrile e raffinata società metropolitana di duemila anni fa, smascherandone satiricamente le vanità, le goffaggini e i vizi. A cominciare da quello stato d'animo di trafelata ansia che noi contemporanei definiamo 'stress': quell'accumulare obblighi mondani e inutili impegni, quel dannarsi per avere sempre di più che distolgono dalla virtù anziana per eccellenza, la giusta misura. Orazio sembra scrivere per gli 'emergenti' dei giorni nostri, per gli ammalati di potere, per le vittime delle mode. Non gli sfugge un solo vezzo, una sola debolezza: ma ha il pregio (rarissimo per un moralista) di non dispensare severi precetti, né ammaestramenti infallibili. Preferisce, sorridendo, descrivere i romani (incluso se stesso), e accompagnarli lunga i loro errori, piuttosto che maledirli da qualche pulpito presunto. A dimostrazione che la buona satira è il miglior antidoto conosciuto della cattiva retorica." (Michele Serra)
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- Pagine: 229
- Data di uscita: 23-02-2017
Recensioni
Duemila e cinquanta anni e non dimostrarli Sono tanto fanatica del caso da sospettare di andarmelo a cercare di proposito per forzarne il senso… o no? E’ sicuramente un caso che mi siano capitati tra le mani “Le Satire” di Orazio e “Quer pasticciaccio brutto…” : ”Di statura media, piuttosto rotondo d Leggi tutto
This is a collection of short satires that deal with various situations and vices. Plot. Rating 4 From the properties of this type of literature, it is difficult to determine the rating. However, some satires have a coherent interesting plot, while others are a collection of plots. While they are shor Leggi tutto
Orazio ha uno sguardo lucido, pungente, quasi crudele ma sicuramente ironico e sarcastico sui suoi contemporanei, vivisezionando e usi e costumi, filosofeggiando e giudicando la società romana e la natura umana. Una lettura piacevole, breve ma ricca.
Metti che alla maturità ti capita la satira n.2 del libro primo di Orazio. Metti che traduci l'inicipit così: "geishe, odalische, danceuses, venditori di droghe...." forse potevi osare spacciatori a quel punto. Metti che non sai che preparare per cena. Satira n. 4 libro secondo, L'arte della cucina. Q Leggi tutto
Mesma coisa que com Catulo: no início eu tentei, depois eu desisti. Não sei anotar poema, só copiei os trechos que eu achei relevantes por um ou outro motivo. LIVRO I SATIRA I - A MECENAS SOBRE A INSCONSTÂNCIA E AVAREZA DOS HOMENS "Mecenas, donde vem, que satisfeito Ninguém vive no estado, que elegera, Ou Leggi tutto
Это его ранние сочинения, но уже в них Гораций демонстрирует талант: меткие и остроумные метафоры, "сократовская" ирония, выдержанный слог, а также насыщенность модной в то время философией. Отталкивает лишь недостаток скромности Горация в его прозелитизме. Но по сравнению с пороками его современник Leggi tutto
Horace is the most modern sounding of the ancient writers I’ve encountered. And, along with Theocritus’ Idylls, these satires contain some of my favorite ancient poetry. How interesting that one running theme in the satires is whether or not they are actually poetry! Horace admits that his verse has Leggi tutto
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