

Sinossi
Ci si dava appuntamento in un parco, ci si metteva sparsi, chi in piedi, chi sdraiato e chi in braccio a qualcun altro, dopodiché s'iniziava. «Questo era il gioco, questa la sfida delle giornate di follia: aggirare l'ovvio, non ripetere il risaputo, bucare il tempo, aprire strade, sondare il possibile, il parallelo, l'alternativo. Poteva durare anche a lungo questo aggrovigliarsi di nuvole e mondi, ma si atterrava, prima o poi si atterrava sempre». La scuola di Roberto Vecchioni prima di tutto è un luogo in cui s'insegna senza impartire lezioni. I ragazzi hanno coraggio, desideri, paure, e una sete dentro che non si spegne mai. Sono irrequieti, protervi, insicuri: in una parola veri. Si chiamano come i più celebri pittori della storia, ma sono solo esseri umani in cerca di se stessi. E il professore, quel Roberto Vecchioni che insegnava negli anni Ottanta in uno storico liceo milanese, è colto, originale, ma soprattutto appassionato, sempre disposto a quell'incantesimo che balena diverso ogni giorno. Che parli della morte di Socrate, del viaggio di Ulisse o di un verso di una poetessa contemporanea, i suoi occhi brillano e la voce va su e giù come un canto.
- ISBN: 880624809X
- Casa Editrice: Einaudi
- Pagine: 201
- Data di uscita: 27-10-2020
Recensioni
Un bel libro dai contenuti inaspettati. L'ho acquistato per caso non avendo mai letto niente di Roberto Vecchioni. Ho scoperto persone interessanti e spunti per altre letture. Tanti bei racconti in cui si può scoprire una persona molto interessante. Purtroppo non conosco il greco e alcune cose mi so Leggi tutto
Quando trovi un libro che parla di libri, di storia, di filosofia, di linguistica, di scuola, e di tanto altro che dici? Altro che libro ruffiano, libro mio è! Si partiva da una parola a caso, ad esempio «stella», e poi in un gioco di libere associazioni, un domino inaspettato, passaggio dopo passagg Leggi tutto
Volevo fare una recensione nella quale lamentavo il modo di diffondere cultura di questo libro: abbassa il target, semplifica concetti e rende tutto un po’ “alla buona”. Poi un mio compagno di uni mi ha fatto notare che viviamo in un’epoca in cui bisogna trovare un modo di adattare la cultura al suo Leggi tutto
Il professore che tutti avremmo voluto avere, 15 folli lezioni sulle parole e tutto ciò che discende da esse: l’etimologia, la metrica nella poesia e nelle canzoni, il così è se vi pare della storia (e delle storie) che è stata e della storia che avrebbe potuto essere. Un vero piacere scoprire nuove Leggi tutto
Non mi è piaciuto. Uno sterile esercizio di stile, all'incrocio tra un memoir di un anziano professore e l'autobiogafia dissimulata di un artista di successo (una volta).
Bello, semplice diretto. Un inno alla scrittura, al parlato, alla poesia. La parola, il mezzo più forte che l'uomo Possa usare.
Una lettura partita in sordina, che difatti ho sul principio abbandonato. Dopo qualche tempo, volendo testardamente terminare il libro di un uomo che mi affascina nella veste di cantautore, ne ho ricominciato la lettura. Ancora una volta, i primi capitoli non mi hanno coinvolta come mi aspettavo ma
Roberto Vecchioni in “Lezioni di volo e di atterraggio” ci racconta di questo verso di Catullo come il più bello di tutti perché intraducibile. Non c’è altra lingua che possa spiegarlo o interpretarlo perché non si può tradurre contemporaneamente la nostalgia, il rimorso e la commiserazione di sé. I Leggi tutto
<< In qualsiasi punto tu sia, sei sempre al centro del cielo>>. Premessa: secondo me questo libro non è per tutti, o meglio chi ha una buona base di studi e di preparazione può volare insieme all’autore e imparare dalle sue lezioni. Tanti sono stati i temi affrontati in queste lezioni poco convenzion Leggi tutto
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