Sinossi
In un imprecisato futuro del ventunesimo secolo, un uomo percorre le strade di un'Europa assediata dalla crisi e dalla povertà. Vende depuratori d'acqua porta a porta fissando appuntamenti da desolati centri commerciali. Ogni giorno svolge il proprio lavoro con dedizione e rigore avendo come unica ragione di vita sua moglie e i suoi due figli. Che sia un'intera società ad essersi illusa o un singolo individuo, la forza d'urto di una certezza che crolla dipende da ciò che si è costruito sopra. Guardando dritto negli occhi un Occidente in declino, Paolo Zardi racconta il tentativo struggente di un marito di capire quali verità possano nascondersi sotto le macerie delle proprie certezze, lo sforzo commovente di un padre di proteggere la sua famiglia quando tutto sembra franare.
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- Pagine: 160
- Data di uscita: 30-03-2015
Recensioni
Avevo sentito parlare di questo romanzo (candidato allo Strega) che temevo davvero l'effetto ciofeca. Invece bello, bello davvero. E' la storia umanissima del protagonista, un rappresentante di depuratori d'acqua, la cui moglie entra in coma a seguito di un'ischemia (mi sembra). Mentre lui aspetta c Leggi tutto
Parto dalle critiche, anzi dalla critica. Mi è sembrata molto debole l'ambientazione e soprattutto non torna la cronologia. Non mi dispiace quando in una storia di questo tipo si sceglie di lasciar intravedere il mondo là fuori senza spiegoni, ma il fatto che le date non tornino un po' distrae il le Leggi tutto
Bello, intenso... Lascia un buon sapore in bocca, quello della speranza che si costruisce giorno per giorno. Un bel libro, da Premio Strega!
Tre stelle e mezza. L’Autore ambienta il suo romanzo in un cupo universo prossimo venturo in cui, pur prevalendo i riferimenti al mondo che conosciamo, l’elemento distopico si sviluppa nello spazio creato dal contrasto fra questa mappa tranquillizzante e confortevole e il mondo che c’è sotto, in pred Leggi tutto
Il genere distopico è molto in voga, si parla spesso di un futuro, quasi presente, ostile, greve, buio. Eppure in molti casi è solo un pretesto per descrivere la natura umana, il viaggio, o la speranza. Penso a Le cose semplici di Doninelli, o a Qualcosa là fuori di Arpaia o anche ad Anna di Ammanit Leggi tutto
Un libro bellamente escrito (y traducido) , con un ritmo muy peculiar, muy nostálgico. No es una distopía como dicen, el escenario de la ciudad degradada es sólo metáfora de lo degradado de las relaciones humanas en este siglo. Y en medio, la historia de un marido que descubre, después de muchos años, Leggi tutto
In piedi in mezzo alle rovine, con qualcosa di solido (delle certezze, dei valori, l'amore, il volatile amore, che diventa cemento) mentre tutto frana. Un libro cupo che accende una luce di speranza. L'ho mangiato, è una specie di viaggio nell'orrore di quello che può essere il quotidiano, ma ci son Leggi tutto
Citazioni
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