Siamo in Nuova Zelanda: nelle zone rurali sorgono centinaia di piccoli villaggi, che spesso distano ore dalle città. Per questo motivo, negli anni sono sorte diverse suggestive “mini-biblioteche”… – Immagini e particolari

Alcune biblioteche in Nuova Zelanda sono davvero particolari. Poiché si tratta di uno degli stati con minore densità di abitanti per chilometro quadrato e quasi tutta la popolazione delle due isole che compongono la nazione è concentrata nelle due città maggiori, Auckland e Wellington, nelle zone rurali sorgono centinaia di piccoli villaggi, che spesso distano ore dalle città. Per questo motivo, negli anni, sono sorte piccole “mini-biblioteche” nei pressi delle comunità rurali.

Queste piccole biblioteche, spesso grandi quanto un garage, sono frequentate dagli abitanti dei villaggi limitrofi, ma anche dai viaggiatori. Le costruzioni in cui sono ospitate sono spesso antiche e pittoresche. Quasi sempre si tratta di vecchie chiese, scuole o edifici annessi all’ufficio postale.

Molte delle biblioteche risalgono ai primi anni di colonizzazione delle zone rurali della Nuova Zelanda: quella di Waipiata, ad esempio, è stata fondata nel 1879.

Quasi tutte le strutture sono gestite da volontari e appassionati e molte aprono solo su richiesta o per poche ore al giorno.

Alle “mini biblioteche” è stato recentemente dedicato un documentario realizzato dalla BBC e ideato da Julie Shapiro. La donna, che negli anni novanta ha visitato la Nuova Zelanda, ha raccontato al New Zealand Herald (da cui sono tratte le immagini in questo articolo) di essere stata colpita dalle biblioteche rurali e dalle loro  “bellissime e solide strutture, con le insegne dipinte a mano”.


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