Le donne e il loro corpo, un rapporto non sempre facile (anche a causa di secolari pressioni sociali e modelli irraggiungibili propinati dai media…), raccontato da tanti libri, in particolare negli ultimi tempi, grazie anche a giovani autrici, oltreoceano e in Italia…

Il rapporto tra le donne e il loro corpo è spesso complicato e a renderlo difficile, se non conflittuale, ci sono centinaia di anni di pressioni sociali che si sono acuite negli ultimi decenni, con l’imposizione di modelli sempre più irraggiungibili. Nonostante le battaglie femministe e i movimenti che promuovono la body positivity, ancora oggi ci sono tanti passi avanti ancora da compiere, come dimostrano anche parecchi libri. Scritti da autrici donne, spesso sotto ai trenta.

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Negli ultimi tempi l’attenzione generale si è focalizzata sul tema anche nel mondo online: in un programma molto popolare, seguito soprattutto da giovanissimi, come Amici, un’insegnante di danza ha criticato un’alunna perché troppo “in carne” per svolgere l’attività con eleganza e abilità. Il mondo dei commentatori digitali ha detto la sua e in tanti hanno condannato il comportamento dell’insegnante, supportando invece l’alunna. Ma la questione rimane sempre la stessa: quali sono le pressioni a cui una donna deve sottostare per via dell’aspetto fisico? E soprattutto del peso.

Un rapporto, quello tra le donne e il loro corpo, che spesso va a coinvolgere il cibo e su questo argomento non mancano i riferimenti letterari. Dall’esordio della promettente Alexandra KleemanIl corpo che vuoi, in cui una giovane donna con un lavoro precario e relazioni affettive deludenti si nutre di ghiaccioli e arance e infine decide di abbracciare lo stile di vita estremo di una setta che si nutre solo di merendine a bassissimo contenuto calorico.

Fino al caso più discusso, quello de La vegetariana della coreana Han Kang, un romanzo sull’annullamento del sé. Il desiderio della protagonista non è essere magra e bella, ma diventare “altro”, perdere l’umanità che le ha solo portato sofferenze e delusioni e assumere l’identità di un vegetale, organismo passivo che si nutre di luce e acqua.

Su questo tema è da poco arrivato in libreria anche Ellissi di Francesca Scotti, storia di due adolescenti che, pur di non crescere e affrontare il corpo che cambia, decidono di non mangiare più.

Sono davvero tanti i libri e le autrici che indagano il rapporto tra le donne e il loro corpo, sotto diversi punti di vista. Anche Emma Cline, nel suo acclamato esordio, Le ragazze, affronta la questione e riconosce il peso delle pressioni sociali sulle giovani donne e sulle conseguenze che ciò ha sui loro corpi (e sulle loro menti).

Per citare titoli di ieri ancora attuali, non si può dimenticare il capolavoro di Margaret Atwood, Il diario dell’ancella, tornato in voga in seguito all’elezione di Trump e alle sue posizioni retrograde e sessiste. Una (ri)lettura se la merita anche la trilogia di Edna O’Brien, dedicata alle Ragazze di campagna.

Che l’attenzione sempre crescente al rapporto tra le donne e il loro corpo permetta di mettere davvero in discussione e affrontare il problema delle pressioni e delle limitazioni che spesso fanno sentire come se la nostra fisicità non ci appartenesse fino in fondo? Oppure finiremo a vivere in una società come quella raccontata dall’autrice irlandese Louise O’Neill in Solo per sempre tua, romanzo  in cui le donne imparano fin da piccole a farsi belle e sottomesse?

 

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