La storia della rivista underground Frigidaire, il cui primo numero è datato 28 ottobre 1980, protagonista del podcast “Frigo!!!” – I particolari

Vincenzo Sparagna, lo storico direttore (che faceva già parte della direzione de Il Male), che da tempo si è ritirato alle pendici dei Monti Martani, in Umbria, dove ha fondato la Repubblica di Frigolandia. E poi cinque grandi nomi del fumetto italiano: Andrea Pazienza, Stefano Tamburini (che nel 1977 aveva fondato la rivista Cannibale), Tanino Liberatore, Filippo Scozzari e Massimo Mattioli. Ruota soprattutto attorno a queste figure geniali e imprevedibili la storia della rivista underground Frigidaire, il cui primo numero è datato 28 ottobre 1980.

Ritroviamo gli stessi personaggi, oltre a molti altri, in un podcast appena uscito, Frigo!!!, una serie di Chora Media promossa da C.P.Company, scritta da Nicolò Porcelluzzi (la cui voce fa da filo conduttore) e Ivan Carozzi, con la collaborazione di Alessia Rafanelli e la cura editoriale di Michele Rossi e Marco Villa.

frigidaire

Un podcast, con molte voci e ospiti (tra cui gli scrittori Nicola Lagioia ed Emanuale Trevi e il cantante dei Baustelle Francesco Bianconi) che è un viaggio, in alcuni momenti toccante (sì perché si tratta di una vicenda in cui non sono mancati gli entusiasmi e la voglia di provocare, ma anche i giorni tragici) nell’avanguardia del secondo ‘900, e negli anni ’80 più sperimentali, ribelli e liberi, dopo le lotte e le violenze dei ’70.

La personalità (artistica e non solo) di Pazienza e Tamburini, entrambi morti per overdose rispettivamente a 32 e a 31 anni, segna inevitabilmente le sei puntate del podcast, in cui non mancano le digressioni e le citazioni (tra cui le parole che Pier Vittorio Tondelli dedicò “all’anti-maestro” Paz, nella puntata più riuscita, la quinta).

Nonostante il trascorrere dei decenni, i cambiamenti politici e culturali sopraggiunti, e senza dimenticare l’impatto della rivoluzione digitale e l’avanzata dei social, l’essenza e il mito di Frigidaire sono almeno in parte sopravvissuti (a proposito, l’ultimo numero della rivista è datato 202o): nell’ultima puntata c’è ancora spazio per Sparagna, “re nomade” di Frigolandia, dove custodisce l’archivio della rivista. Frigolandia, però, rischia di chiudere. Il Comune di Giano Dell’Umbria, proprietario delle mura, ha ordinato lo sgombero della Repubblica, e gli appelli e le mobilitazioni sembrano non aver sortito effetti.

frigidaire cover

Eppure, a lungo il legame tra una rivista fatta da artisti energici, innovatori e liberi, capaci di raccontare il loro tempo e di parlare a più di una generazione, e i suoi lettori, è stato intenso, a suon di lettere e scambi. Alcune centinaia di questi lettori, tra l’altro, leggevano la rivista in carcere. Sì perché si era deciso di regalare l’abbonamento alla rivista ai detenuti.

E chiudiamo tornando all’inizio della storia, che è anche l’inizio, conturbante, del podcast: il primo numero di Frigidaire venne presentato nel corso del festival del fumetto di Lucca, che ancora non si chiamava Lucca Comics. Il tempo dell’invasione dei cosplayer sarebbe arrivato molto più avanti… Chi c’era a quella conferenza stampa di presentazione della rivista, non potrà mai dimenticare che l’eroina era stata sin da subito simbolicamente protagonista.

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