TikTok si adatta alla promozione della lettura? Sul social cinese molto amato dai più giovani, in cui sono protagonisti video all’insegna dei filtri, delle challenge, dell’ironia e delle coreografie, si può parlare di libri?
Stando a un approfondimento del New York Times la risposta, al contrario di quello che alcuni potrebbero supporre, è sì, almeno negli Stati Uniti, dove ha successo l’hashtag #BookTok.
Digitandolo nell’app, infatti, si accede a un vero e proprio portale letterario virtuale, che ha aiutato migliaia di persone a sentirsi più vicine grazie alla passione per la lettura, specialmente durante i mesi più segnati dalla pandemia.
@moongirlreads_Reply to @justmemyshelfandi #books #booktok #fyp #foryou #ya #reading #sad #bookrecs♬ youre somebody else by flora cash. slowed – weeping audios
Se n’è accorto quasi per caso il mondo editoriale americano, quando, osservando i dati, ha notato che erano in classifica anche libri pubblicati anni prima (com’è accaduto ad esempio a La canzone di Achille di Madeline Miller, Marsilio, 2019): “Non abbiamo assistito a vendite folli di questa portata – e intendo decine di migliaia di copie al mese – con altri format sui social media”, ha raccontato Shannon DeVito di Barnes & Noble’s.
Così, sempre più case editrici e autori stanno puntando sulla comunità di #BookTok, coinvolgendo le nuove generazioni nella condivisione (in tutti i sensi) dei testi.
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Anche perché, a differenza di piattaforme come Instagram, i contenuti di TikTok sono creati quasi sempre spontaneamente dagli utenti, in genere adolescenti, e parlano di letteratura in modo fresco e immediato: “Non hanno paura di mostrarsi aperti ed emotivi riguardo ai libri che li fanno piangere e singhiozzare, oppure urlare o arrabbiarsi al punto da lanciarli dall’altra parte della stanza“, ha continuato DeVito.
@aymansbooksthis book ain’t for everyone, look up tw!#thesongofachilles #songofachilles #booktok♬ original sound – Ayman
E, guarda caso, i video di libri che funzionano di più sono proprio quelli che toccano il cuore, in un universo alternativo rispetto alla scuola o ai canali di promozione più comuni, che permette a ragazzi e ragazze di appassionarsi alla lettura a modo loro, tra collage, canzoni in sottofondo e lacrime versate “senza filtri”.