TikTok, il social network “generazionale” del momento, in cui si pubblicano brevi video all’insegna dei filtri, dell’ironia, delle coreografie scanzonate e delle scenette giocose, può in qualche modo (inevitabilmente nuovo) porsi come vetrina per i libri e le case editrici?

E TikTok? Il social network “generazionale” del momento (già musical.ly) che spopola tra i ragazzini (e non solo) di mezzo mondo, che hanno la possibilità di caricare brevi video all’insegna dei filtri, dell’ironia, delle coreografie scanzonate e delle scenette giocose, può in qualche modo (inevitabilmente nuovo) porsi come vetrina per i libri? Può diventareun altro mezzo digitale attraverso cui promovere la lettura? Guardando all’Italia, per ora sull’app fondata in Cina l’interesse per romanzi e saggi appare limitato, con pochi contenuti e hashtag a tema. La cosa non dovrebbe sorprendere: TikTok è nato con altri intenti.

Tra l’altro, come del resto è stato fatto notare altrove, al di là del tema lettura, in generale il rischio è che i tentativi del mondo adulto di “invadere” anche questo spazio allontanino gli utenti più giovani, in cerca di un luogo tutto per loro e i loro linguaggi, di uno spazio di libertà. Ecco perché, nel caso, sarà importante che siano proprio adolescenti e giovani italiani a parlare spontaneamente (o quasi) dei libri che li hanno colpiti.

Non stupisce che tra le letture più citate nel nostre Paese ci sia proprio la saga più amata da generazioni di lettori: Harry Potter.

@gvhslibraryThat’s ##exactlyhowifeel ! ##tiktoklibrarian ##tiktokteacher ##tokstarlibrarians♬ original sound – cook_in_the_classroom

Va un po’ meglio quando dall’italiano si passa all’inglese: il sito letterario americano Bookriot nel novembre scorso ha dedicato un approfondimento proprio alla presenza su TikTok di video sui libri: anche qui il numero di contenuti non è elevato, ma neppure così basso. Spesso si tratta di video episodici, magari pubblicati da utenti che in un singolo video hanno mostrato una lettura fatta a scuola.

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Qualche profilo “specializzato”, però, nella sua ricerca Abby Hargreaves l’ha individuato: come @pixie.duck, con una biblioteca personale niente male, che include merchandising legato all’onnipresente e sempre molto amata saga nata dalla fantasia di J.K. Rowling; o come @emmmabooks. C’è poi @gvhslibrary, account ufficiale della Great Valley High School Library; animata anche @fandoms.librarian, gestita dalla 18enne Mana. Sempre a tema Harry Potter, c’è poi il profilo della cosplayer @tinywebs. E aggiungiamo noi le pagine di @CaitsBooks, @the.ones.about.books e @bookishlibrarian.

LE SPERIMENTAZIONI DI PENGUINTEEN SU TIKTOK

E gli editori, come si muovono su questa nuova piattaforma? Se in Italia per il momento i tentativi sono stati sporadici, oltreoceano c’è invece una sperimentazione che sta dando discreti frutti: quella avviata da PenguinTeen. Come ha raccontato la rivista specializzata Publishersweekly, il profilo di PenguinTeen si sta infatti dimostrando capace di proporre contenuti adatti a uno spazio come TikTok. Il canale ha 143mila follower, e propone principalmente titoli young adult. Il gruppo editoriale si è mostrato consapevole del fatto che sull’app degli adolescenti non ha senso proporre contenuti video tradizionali, che possono invece funzionare su Facebook e YouTube: per avere un certo successo, è fondamentale parlare di libri in modo “stravagante, divertente”. L’intento è quello, ambizioso, di raggiungere potenziali lettrici e lettori di età compresa tra 13 e 25 anni. Ma come devono proporsi gli scrittori su TikTok? Anche in questo caso, la premessa è che l”autore di turno deve accettare l’idea di lasciarsi un po’ andare e di essere giocoso.

@penguin_teenPls don’t let this flop it’s a miracle i still have a job ##foryou ##fyp ##fy ##dominos ##books ##officelife ##viral♬ original sound – penguin_teen

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