Il mondo del libro piange la scomparsa di Stefano Magagnoli, stimato editor. Tra le sue scoperte, diversi bestseller, tra cui “Il codice da Vinci” di Dan Brown

Il mondo del libro piange la scomparsa di Stefano Magagnoli, stimato editor e appassionato bibliofilo. Nel corso della sua carriera Magagnoli ha lavorato a lungo a Segrate. Si è occupato di narrativa straniera (in Mondadori e in Rizzoli), e tra le altre cose, è stato direttore del Club Editori, dell’edicola Mondadori e del Mass Market. Non solo: negli anni ’90 ha lavarato per la televisione (Diritto di replica, Rai3).

Tra le sue scoperte in ambito narrativo, diversi bestseller, tra cui Il codice da Vinci di Dan Brown.

Grande esperto di narrativa noir e thriller, in un’intervista a Libreriamo Stefano Magagnoli aveva spiegato: “Avete presente quando nei film e nella fantascienza si sente dire (adesso va di moda) che noi usiamo solo una minima parte del nostro cervello? Ecco, il giallo è un allenamento a usarne di più“.

Sui social lo ricordano diversi suoi colleghi e amici, tra cui l’ex direttore dell’area Libri Mondadori Riccardo Cavallero: “Stefano era un ottimo editor, ma era anche tante altre cose belle che facevano fatica a stare, tutte, in una sola persona”.

“Per chi vive nel mondo dell’editoria oggi è un giorno di tristezza terribile. Ci ha lasciati un editor straordinario, una persona geniale e unica. Non ho parole per dire il dolore e lo smarrimento. Non lo incontrerò più nei corridoi con un manoscritto sotto braccio”, scrive Edoardo Brugnatelli, editor della Mondadori.

Per Luca Ussìa (ex Rizzoli ora in Baldini+Castoldi) “se n’è andato un grande dell’editoria italiana. Era il genio della lampada dell’intuizione, del gusto, dell’originalità, della simpatia, dell’umanità del nostro lavoro. Era la classe, fatta persona. Era un amico, uno dei pochi sempre sinceri, a volte giustamente brutali, in questo mondo…”.

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