Tante librerie stanno chiudendo, da Nord a Sud. Un giovane libraio, Giuseppe Avigliano, fondatore di Caffèorchidea (a Eboli) propone un piccolo alfabeto di emozioni e azioni da vivere nella propria libreria, “un alfabeto resistente, perché alla narrazione della sconfitta oppone il dizionario della bellezza”

Ogni giorno la stessa scena si ripete: una libreria chiude, un coro unanime di orazioni si succede, le pagine dei giornali inventano nuovi titoli e tutto il mondo dei libri si disfa sotto una scure di problematiche mai risolte. Conosciamo ormai a memoria le falle di questo mondo: Amazon, i fitti insostenibili, il numero sempre inferiore di lettori e così via.

Le conosciamo così bene, che quasi pare esistano solo quelle. Ma le cose belle, chi le racconta? Perché ci dimentichiamo di riferire gli aspetti positivi delle librerie, l’unicità della nostra esperienza all’interno di questi micro-mondi da preservare?

Ecco perché ho pensato ad un piccolo alfabeto di cose, emozioni e azioni da vivere nella propria libreria. Un catalogo minimo e indispensabile di piccoli benefici che la nostra visita in libreria comporta. È un alfabeto resistente, perché alla narrazione della sconfitta oppone il dizionario della bellezza.

Una bellezza che non sfiorirà. Perché è necessaria alla nostra società. E irrinunciabile per almeno 24 motivi.

A come Annusare le pagine di un libro. È un rito, il primo passaggio per accedere alle parole. Rende la lettura un’esperienza sensoriale completa. Fallo, non vergognartene!

B come Beat (generation): Pensa ai tuoi nonni. Ecco, gli autori di questa corrente sono loro coetanei. Leggi qualcosa dai loro libri (Kerouac lo trovi nei classici, Ginsberg nella poesia, Burroughs nei romanzi. Ma dai un occhio anche a Ferlinghetti!). Bene, ora immagina se i tuoi nonni fossero stati loro amici!

C come Cambiare: puoi concederti il beneficio dell’incoerenza. Passa tra i vari scaffali: dai classici alla fantascienza, dai saggi alla letteratura per ragazzi (qui si nascondono perle inaspettate). Cambia, cambia tutte le volte che vuoi.

D come Donare: è il regalo più imprevedibile che puoi fare, un libro. Sorprendi chi lo riceverà con qualcosa che sia fuori dalle sue abitudini. Scrivigli una dedica, segna la data. Rimarrà lì per sempre e la sorpresa si rinnoverà negli anni, ogni volta che quel libro sarà riaperto.

E come Essere (o non essere?): tutti ci poniamo delle domande amletiche. Ma Shakespeare, lo hai mai letto? Lo trovi nella sezione teatro. Salta all’Atto III. Leggi il monologo di Amleto.

F come Fantasia: è un posto dove ci piove dentro, secondo Italo Calvino. Qui sei nel posto giusto per bagnarti!

G come Gruppi (di lettura): dopo l’ultima pagina di un libro si apre un mondo di discussioni possibili. Hai mai provato ad aggregarti a un gruppo di lettura? È sempre più frequente trovarne nelle librerie e, se ben gestito, può rivelarsi un appuntamento irrinunciabile.

H come Happy end: ne troverai pochi, fra i classici. Ma a prescindere dalla trama, sapresti spiegare la felicità che si prova all’ultima pagina di un libro?

I come Incontrarsi: sei in un bellissimo luogo di aggregazione. Sia che tu ti trovi qui per un evento, sia che tu sia passato solo per caso, tra gli scaffali delle libreria ci si ritrova sempre, inconsciamente, a un appuntamento con altri lettori.

L come Leggere: non sei in un comune esercizio commerciale. Prenditi tutto il tempo che vuoi, sfoglia i libri, leggi qualche capitolo. Nessuno sarà infastidito dal tuo soffermarti qui. Anzi, per ogni pagina letta, questo posto assume ancora più fascino. E tu sei parte di questa magia.

M come Musica: entrando qui hai trovato un’atmosfera nuova, libera dal rumore del mondo. È anche merito di questo pezzo di Chet Baker. L’ultima volta che sei entrato, invece, stavamo ascoltando “Mr Tambourin Man”. Non a caso quel pezzo l’ha un premio Nobel per la Letteratura.

N come No!: se la vita ti costringe in un ruolo che non ti appartiene, qui troverai numerosi modi per saper dire “No!” (Dai un’occhiata a Bartleby lo scrivano, se ti va).

O come Oltre: ogni pagina svoltata è un modo per andare avanti, oltre.

P come Parole: sei nell’unico posto in cui non ti mancheranno mai le parole. Benvenuto!

Q come Quore: la libreria è un rifugio. La saggezza contenuta in tutti questi libri non giudicherà mai tutti gli errori che commettiamo nella vita di tutti i giorni.

R come Rileggere: ricordi una pagina che hai letto negli anni passati, che ti ha emozionato, e vorresti rileggerla? Un’avventura di Phileas Fogg, l’incipit di Madame Bovary…? Buona rilettura!

S come Storia: ogni cosa che succede nel mondo, in un modo o nell’altro, passerà sulle pagine di un libro. Non abbiamo inventato la macchina del tempo, ma noi abbiamo il reparto di Storia!

T come Trovato!: capita spesso che i lettori si ostinino a cercare il proprio libro, da soli. È una sfida con sé stessi, e con le migliaia di titoli fra questi scaffali. Provaci anche tu! Se non dovessi trovare il tuo libro, potresti incontrarne uno ancora più interessante.

U come Uguali: di fronte a un libro tutti siamo uguali: non esistono differenze di sorta. La lettura è la più grande democrazia che abbiamo.

V come Versi: è sempre il momento giusto per leggere una poesia. Hai mai letto Jacques Prévert?

Z come Zen: rilassati. Destina il tuo tempo a quello che conta e vivi in pieno la tua libreria!

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