Nei giorni scorsi un missile israeliano ha distrutto la libreria e casa editrice di Samir Mansour, la più grande della Striscia di Gaza. Ora è stata attivata una raccolta fondi

Come racconta Davide Frattini nel suo reportage sul Corriere della Sera, a Gaza è stata distrutta la libreria di Samir Mansour. Il suo negozio, su due piani, era molto frequentato dagli studenti dell’università poco lontana.

Immaginefonte: Twitter

“Martedì un missile israeliano ha riportato questo sogno con i piedi per terra, al livello dove adesso sta il tetto sbriciolato sopra al resto. Qui i soccorritori non hanno cercato di tirare fuori corpi senza vita ma quello che dà vita ai corpi. La lettura, la fantasia, la voglia di imparare e scoprire. Samir prende una copia coperta di fango, è Agatha Christie, una delle indagini di Poirot. Il libraio di Gaza non sa risolvere il mistero: perché proprio questo edificio sia diventato un obiettivo militare“, si legge sul Corriere.

Mansour racconta: “Mio padre era un editore, ho cominciato a lavorare con lui, mi ha insegnato a diffondere la cultura. Ho accumulato migliaia di libri. Tutti perduti”.

Sul sito Editoriaraba.com si legge inoltre che la libreria, fondata nel 2008, ha visto la comunità intellettuale di Gaza, palestinese e araba, mobilitarsi. “Mahvish Rukhsana e Clive Stafford Smith (due avvocati esperti di diritti umani) hanno aperto una raccolta fondi su gofundme per aiutare Samir a ricostruire la libreria. Il ricavato andrà direttamente al libraio“.

 

 

 

Fotografia header: Gaza GettyEditorial 22-05-2021

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