“Roma” di Vittorio Giacopini è il ritratto brutale di una città decaduta: corrotta e in rovina, nulla più rimane dell’antica gloria della città eterna, per questo motivo Lucio Lunfardi vorrebbe spazzarla via…

Roma, la città eterna e la spazzatura a cielo aperto, capitale della corruzione e della religione, rischia di essere inghiottita dalle acque del Tevere: questo il diabolico piano di Lucio Lunfardi, mentre il derby Roma Lazio fa ringhiare gli abitanti, in un’atmosfera di birra e pattumiera. Ci hanno provato in tanti prima di lui, Nerone le ha dato fuoco, barbari e conquistatori l’hanno saccheggiata e depredata, ma Roma non ha mai ceduto, Lunfardi lo sa bene; il suo piano deve essere architettato alla perfezione perché tutto fili liscio, per spazzare via la gloria e le rovine di una città che non si può più salvare da se stessa.

roma vittorio giacopini

Roma (il Saggiatore) è il nuovo romanzo di Vittorio Giacopini, collaboratore de Il Sole 24 Ore e Rai Radio 3, che con il Saggiatore ha già pubblicato Nello specchio di Cagliostro e La mappa, premio della critica al Premio Campiello.

Il protagonista del romanzo, Lucio Lunfardi, è un ex giornalista che, nel corso degli anni, ha raccolto in un archivio tutte le malefatte e le vergogne di Roma, tutti i capi d’accusa di un “processo” alla città. Il ritratto della Capitale che l’autore fornisce è brutale: paradiso spregevole, al culmine della propria decadenza, città in cui le speranze marciscono, o si avverano per puro caso, una Roma che Lunfardi vuole annegare nelle sue stesse acque, una sorta di Diluvio Universale in cui le putride acque del Tevere si riversano sui marciapiedi e sommergono i quartieri della città eterna…

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