Da Emily Dickinson a Stanisław Jerzy Lec e Paulo Coelho, una selezione di frasi per la Giornata della Terra tratte dalla letteratura, da cui prendere ispirazione per ritrovare il nostro senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente, e per indagare le profonde connessioni che da sempre esistono tra la natura e l’essere umano…

La Giornata della Terra, che ogni anno ricorre in tutto il mondo il 22 aprile, è un richiamo globale all’importanza di preservare il nostro pianeta in termini di ecologia di biodiversità, nonché un’occasione per riflettere sulle profonde connessioni che intercorrono fra la natura e la vita degli esseri umani.

Del resto, non è un caso che grandi scrittrici e scrittori di ieri e di oggi indaghino da sempre questo legame viscerale e al tempo stesso ancestrale, descrivendo il nostro rapporto con la natura da diverse prospettive – non solo culturali e metaforiche, ma anche più concrete, quotidiane, per l’appunto telluriche.

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Da Emily Dickinson a Stanisław Jerzy Lec, passando per Paulo Coelho, ecco quindi un’emblematica selezione di frasi per la Giornata della Terra tratte dalla letteratura, da cui prendere ispirazione per ritrovare il nostro senso di responsabilità e di appartenenza nei confronti dell’ambiente

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Cominciamo da una frase che secondo lo scrittore Ted Perry (1937) va attribuita a Capriolo Zoppo e che è contenuta nel famoso Discorso del Capo Seattle, recitato nel 1854 dai nativi americani durante i negoziati con il governatore del Territorio di Washington. Un’osservazione commovente e dal respiro universale, che tuttora è ritenuta fra le più importanti mai pronunciate sul rapporto fra un popolo e la terra in cui abita:

Tutte le cose sono collegate, come il sangue che unisce una famiglia. Qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra. Non è stato l’uomo a tessere la tela della vita, egli ne è soltanto un filo. Qualunque cosa egli faccia alla tela, lo fa a se stesso.

Una visione che per secoli è stata ripresa anche da molta letteratura occidentale, spesso orientata a ragionare sulla necessità di prenderci cura della flora e della fauna che ci circondano, anziché concentrarci sul profitto che potremmo ricavarne. A sottolinearlo con particolare efficacia è stata nel 1997 Luise Rinser (1911-2002), nella sua prefazione al saggio Sull’immortalità degli animali (Castelvecchi) di Eugen Drewermann (1940):

Dio affidò all’uomo la terra non per sfruttarla, ma per proteggerla.

Una delle frasi sulla Giornata della Terra scritte da Luise Rinser

Una prospettiva religiosa che a modo suo ha ripreso anche l’autore brasiliano Paulo Coelho (1947) nel celebre romanzo Il manoscritto ritrovato ad Accra (La Nave di Teseo, traduzione di Rita Desti), e che evidenzia quanto la natura e il pianeta Terra siano inermi davanti alle nostre azioni, incapaci di difendersi e al tempo stesso di vendicarsi dei torti subìti, e in un bisogno costante di suscitare in noi amore e rispetto:

La natura è la manifestazione più profonda dell’Amore di Dio. Nonostante i nostri atteggiamenti insani, seguita ad amarci. Rispettiamola, dunque, e impegniamoci per comprendere i suoi insegnamenti.

Anche accantonando questa visione spirituale e passando a un approccio più empirico sull’argomento – quasi più scientifico, se vogliamo – il risultato non cambierebbe. A dimostrarcelo è una frase dedicata al nostro pianeta pronunciata da Stanisław Jerzy Lec (1909-1966) nel suo Pensieri spettinati (Bompiani, traduzione di R. Landau), e che nella sua brevità risulta ancora oggi quasi profetica:

Quando studieremo l’universo, si vedrà che stando qui, sulla terra, già eravamo in paradiso.

Una delle frasi sulla Giornata della Terra scritte da Stanisław Jerzy Lec

E concludiamo con alcuni versi composti nel 1879 dalla poetessa inglese Emily Dickinson (1830-1886), contenuti nella raccolta Poesie (Bompiani, traduzione di Margherita Guidacci). Parole pregne di significato, che evidenziano come in realtà non serva portare a termine chissà quali studi o riflessioni per realizzare che quel paradiso esiste, e che giorno dopo giorno continua a trovarsi proprio qui, davanti a noi:

Il Paradiso dipende da noi.
Chiunque voglia
vive nell’Eden, nonostante Adamo
e la cacciata.

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