Nel suo nuovo romanzo, in uscita in Italia, Karen Joy Fowler racconta una famiglia decisamente non convenzionale. Nel 2014 ha vinto il PeN/Faulkner, e per la giuria ha dato un nuovo significato al principio secondo cui “ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”

Karen Joy Fowler è nata a Bloomington, Indiana, nel 1950. È autrice di romanzi e racconti realistici, di fantascienza e fantasy, spesso difficilmente riducibili a un unico genere. Il suo libro più celebre è Jane Austen book club (2005), da cui è stato tratto il film di Robin Swicord Il club di Jane Austen (2007). Siamo tutti completamente fuori di noi, ora nelle librerie italiane per Ponte alle Grazie, ha vinto nel 2014 uno dei più prestigiosi premi americani, il PeN/Faulkner (per la giuria «Fowler dà un nuovo significato al principio secondo cui “ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”»). , ed è stato finalista del Man Booker Prize.

Non è facile raccontare questo libro: quanto alla trama, Rosemary Cooke ha cinque anni quando, d’estate, viene spedita dai nonni. Al ritorno in famiglia scopre che sua sorella è sparita e dell’argomento non bisogna parlare. Cinque anni più tardi, suo fratello scappa di casa, e probabilmente  è ricercato dall’FBI. È facile intuire che la vita di Rosemary sia segnata da queste due assenze. Ma quando devi raccontare una storia, le ha insegnato suo padre, comincia dal centro. Salta l’inizio. E al centro di questa storia c’è lei ventiduenne che si ritrova finalmente a fare i conti col proprio passato e coi propri ricordi. Tra l’altro, e lei lo sa benissimo, dei ricordi non ci si può fidare più di tanto… Quello di Karen Joy Fowler è un libro in cui si ride e si piange, grazie agli intrecci di una famiglia decisamente non convenzionale

 

 

 

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