Su ilLibraio.it “Estate metafisica”, racconto inedito di Francesca Marzia Esposito: in cui c’è spazio, tra gli altri, per Cesare Pavese, i Diari di Sylvia Plath e quelli di John Cheever…

Estate metafisica

Siamo rimasti noi, custodi di un mondo semideserto, comparse in attesa dei protagonisti. È notte e un vento africano allaga la città. Giù da basso i lampioni sono lucciole sulla strada, Milano è una mappa frastagliata, un panorama elettrico nero in lontananza. Ho i brividi di caldo, non ho sonno. Agosto disancora la cognizione, il tempo si dilata informe.
Ele mi invia una foto dalla Thailandia, lei lui stagliati in controluce al crepuscolo lambiti da una lama d’acqua celestiale. Il destino dei viaggiatori, scappare ovunque pur di non avvertire certi spostamenti della coscienza. L’anima non la vuole nessuno, te la tirano dietro.
Sto rileggendo i Diari di Plath.


Smontare la cabina doccia, lavare i pannelli, sigillare le fughe con il silicone, aspettare ventiquattro ore. Ho un’amica che rimane sempre a casa per le vacanze, potrei chiamare lei. Per dire cosa. Per sentire cosa.
Le dodici. Là fuori è un foglio di luce, la fornace fa tremolare l’aria, il suolo diventa ondulato, il margine estremo di un deserto. Uno svuotamento acustico mi risucchia. Milano metafisica, sbiadita, mezza cancellata.
Finché il fioraio sarà all’ombra della tettoia, vorrà dire che esistiamo.
Finché il fioraio non esporrà i fiori, vorrà dire che non esistiamo.
Sto leggendo Una specie di solitudine.

Una specie di solitudine. I diari
Hanno transennato il marciapiedi, figure immateriali entrano e escono dal cemento. Un rumore di cingolato, di ingranaggi rotanti.
Questa è l’ora in cui divento vecchia e tutte le cose muoiono per rinascere verso le cinque.
Il super sembra l’anticamera del regno dei morti, tredici gradi, mi devo portare la felpa. Faccio presto, c’è poca coda. Corpi sbozzati gettano ombre scorciate sull’asfalto.
Sto leggendo Viole nere.
Carver moriva il 2 agosto 1988.
Sto rileggendo La campana di vetro, accanto a “Il prato era bianco di dottori ” segno un altro punto esclamativo.
Non ho ancora capito se leggo perché non posso fare altro, o se non posso fare altro perché leggo.

Viole nere
Le tre, sembra il Messico. Devo avere la pressione talmente bassa. A questi livelli smetto di avere una personalità, quello che rimane di me è un processo rallentato senza alcuno scopo.
Appunti: in Messico non ci sono stata mai, chiedere a qualcuno che sa.
Se dovessi sentirmi male, chi potrei chiamare? Domenica 16 agosto, mentre ve ne state scomposti in spiaggia a fare foto di sole mare pance gambe a strapiombo sotto di voi, io trascrivo numeri, del pronto soccorso, dei vigili del fuoco, della polizia.
ps. li avevo già segnati sull’agenda l’estate scorsa.
Il 19 agosto 1936 veniva fucilato García Lorca.
Mi arrivano messaggi.
Domani torno, vediamoci. A.
Ciao, ti passo a prendere? G.
Vieni a Busto! T.

FrancescaMarziaEsposito
Sarebbe bello avere a che fare con un cretino alla volta. Mi faccio la doccia, ricomincio a sudare.
In metro ci sono arabi, cinesi, albanesi. Io non so di che nazionalità sono. In libreria compro usato a metà prezzo, il commesso mi chiede se voglio un sacchetto. No no. Esco con i volumi impilati tra le braccia. La città è un miraggio inanimato smerlato dalla canicola. Mi siedo ad aspettare la verde vicino a una sagoma che si gira, mi guarda. Sono libri, dico.
Pavese si suicidava il 27 agosto 1950.
La sera affetto un melone. Tutto. Mi prende l’idea delle porzioni precise uguali.
Un boato deflagra e si riassorbe, rimane un cielo statico incerto per alcuni secondi, poi si frantuma in microscopici cristalli acquosi. Nel crepitio digito la risposta: Il prato era bianco di dottori. Invio a tutti e tre.
Appunti: non morire mai.

La forma minima della felicità

L’AUTRICE – Francesca Marzia Esposito ha pubblicato con Baldini & Castoldi il suo romanzo d’esordio, La forma minima della felicità, una storia sulla solitudine e sul tempo, che ti attraversa lo stesso, anche se tu rimani immobile…  L’autrice di questo testo, scritto appositamente per ilLibraio..it, vive a Milano e insegna danza. Si è laureata al Dams di Bologna, ha conseguito un master in Scrittura per il Cinema all’Università Cattolica di Milano.

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